E’ superficiale e lacunosa la risposta data dall’amministrazione comunale di Marsala all’Adoc, il sindacato dei consumatori, sul tema delle tasse a Marsala, prime su tutte la Tares e l’Imu.
All’amministrazione, durante una riunione durata più di tre ore in cui era presente anche l’assessore Antonio Provenzano, l’Adoc aveva fatto precise richieste. “Non ci siamo limitati solamente a fare delle richieste – scrive il presidente del sindacato Pino Amodeo - ma abbiamo formulato anche alcune proposte tendenti a realizzare un più equo carico fiscale a Marsala attraverso accorgimenti, modifiche regolamentari, rimodulazioni delle tariffe ed esenzioni sulla tares, nonché agendo sulle aliquote IMU, soprattutto delle seconde case fortemente penalizzate, addizionale Irpef, altri tributi locali e riduzioni del costo dei servizi”.
“Dopo varie sollecitazioni, quasi quotidiane, - continua la nota - è pervenuta qualche giorno fa l’agognata risposta, che noi consideriamo superficiale e lacunosa perché mancante delle dovute specificazioni tecniche, ma soprattutto perché priva di una chiara idea politica sull’imposizione fiscale, sulla gestione e costo dei servizi”.
Insufficiente per l’Adoc è il concorso sulla raccolta differenziata nelle isole ecologiche avviato dalla Giunta Adamo. “E’ inadeguato per una città come Marsala che merita sicuramente qualcosa di meglio. Basterebbe solo copiare cosa hanno realizzato in altri comuni della penisola. Non abbiamo condiviso la risposta che presuppone l’immodificabilità della tares 2013 così come proposta e approvata assieme al Piano Economico e Finanziario da parte del Consiglio Comunale. E’ stata manifestata la disponibilità a modificare qualcosa per il 2014, e per quella che sarà la nuova imposta, ed una non ancora definita lotta all’evasione per quelle che noi abbiamo chiamato case fantasma”.
L’Adoc, analizzando la situazione della tassa sui rifiuti a Marsala e del servizio in generale, non dimentica che molte cose sono state ereditate dalle precedenti amministrazioni “le quali, anche tramite i loro rappresentanti presso l’ATO TP Terra dei Fenici, del quale Marsala è capofila, hanno sottoscritto contratti, (es. con l’Aimeri ed Aipa ), assunto obbligazioni e gestito con molta superficialità la struttura, determinando negli anni un aumento spropositato del costo del sevizio, per il quale permangono tutti i nostri dubbi per le varie clausole e condizioni inserite negli stessi, che sono a nostro parere non equilibrate e troppo sbilanciate in danno alla collettività. Ci riferiamo soprattutto ai costi di conferimento ed ai pochi introiti della vendita dei rifiuti differenziati”.
Ai marsalesi l’Adoc invita a “cominciare ad essere veri cittadini, titolari di diritti ed interessi, e di farsi sentire per affermare l’iniquità di tutta una serie di atti e di regolamenti”.
Nutre dubbi di legittimità molto forti, l’Adoc, sul regolamento Tares approvato in consiglio comunale,
“perché non portato a conoscenza dei contribuenti in modo preventivo”. Il sindacato pone l’accento anche sulla mancanza della carta dei servizi, “e la violazione dell’art.17 dello statuto dell’ATO TP1 poiché non è stato mai costituito il Comitato Consultivo degli Utenti composto dalle organizzazioni economiche sociali e sindacali e dei consumatori, che avrebbe dovuto esprimere parere obbligatorio nella predisposizione dei programmi e sulla qualità dei servizi”.
Tutte queste mancanze sono sfuggite sia all’Amministrazione che al consiglio comunale “che con fretta e superficialità hanno inasprito ulteriormente la fiscalità a danno della collettività, introducendo un’iniqua sottospecie di patrimoniale che non tiene conto dei redditi dei pensionati e dei lavoratori dipendenti e soprattutto senza essersi confrontati preventivamente con le Organizzazioni economiche e sindacali della Città, acuendo ancora di più la frattura fra le istituzioni e i cittadini”.
Sul fronte delle tasse l’Adoc ribadisce che non si ferma, e per questo chiede un consiglio comunale aperto
“sull’imposizione fiscale, IUC, TASI, TARI, e IMU, relative tariffe e costi dei servizi della città di Marsala”.