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18/03/2014 07:00:00

Tasse a Marsala. Amodeo (Adoc): "C'è bisogno di chiarezza. Amministrazione superficiale"

Hanno parlato di tasse, rifiuti, e imposizione fiscale a Marsala, in una riunione durata tre ore l’assessore Antonio Provenzano, Giuseppe Amodeo, rappresentante dell’Adoc, il sindacato dei consumatori, e il dirigente Filippo Angileri. Com’è andata questa riunione Amodeo?

 

Abbiamo avuto la necessità, noi dell’Adoc, di incontrare l’Amministrazione e di entrare nel merito di ogni singola questione che avevamo già evidenziato in un documento nelle scorse settimane. Ci siamo fatti carico di tutte le segnalazioni che ci hanno fatto i cittadini. Anche non marsalesi. Perchè, ad esempio, sono in tanti ad avere una casa a Marsala che usano solo l’estate e per la Tares non hanno usufruito di alcuna agevolazione e pagano la tassa come se abitassero a Marsala. E tante altre casistiche non previste nel regolamento.

 

E voi avete fatto anche delle proposte.

 

L’amministrazione ha avuto il tempo di verificare se le nostre proposte fossero fattibili. Abbiamo atteso alcuni giorni e poi abbiamo ricevuto la risposta dall’amministrazione.

 

Risposta che lei ha definito lacunosa e superficiale.

 

Sì, perchè superficialmente ci è stato detto che non possono più entrare nel merito della Tares 2013, perchè ormai il piano finanziario è stato approvato e non si può modificare.

 

Ma a voi non convince.

 

No. Abbiamo chiesto al Comune di Marsala di intervenire presso l’Anci, l’Associazione dei comuni italiani, per vedere cosa poter fare. Anche perchè nella provincia di Trapani, nei comuni serviti da Belice Ambiente non sono ancora arrivate le bollette Tares. Per questo ho chiesto di intervenire, per cercare di porre equità a queste tariffe. Non è un problema solo della Tares. Ma c’è anche l’Imu, Irpef.

 

Ci vorrebbe, forse, una sorta di tavolo di conciliazione fra Amministrazione e rappresentanti di cittadini per ordinare questa giungla di imposte ed evitare queste distorsioni. C’è secondo lei questa disponibilità?

 

Non l’hanno fatto capire. Purtroppo è una materia che subisce continui aggiornamenti dallo Stato. Ad esempio sulla nuova tassa, la IUC, non abbiamo ancora notizie. Ma il nostro problema soprattutto è il costo del servizio della raccolta dei rifiuti. Questo costo non nasce ora, non è colpa di questa Amministrazione, ma l’hanno ereditata. Noi abbiamo proposto pure ricorso al Tar quando c’è stato l’aumento del 66%. Chiedevamo se ci fossero i supporti tecnici per giustificarlo. Il Tar ha ritenuto di chiudere la vicenda non entrando nel merito. Questa situazione si trascina fino ad oggi. Vogliamo capire cosa è successo. Purtroppo non ci è stata data la possibilità.

 

C’è una commissione d’inchiesta in consiglio comunale sull’Ato e il costo della raccolta rifiuti. Avete partecipato anche voi?

Abbiamo partecipato anche noi. Ma la Commissione non è riuscita, ad oggi, a risolvere un granché. Su questi argomenti delicati ritengo che bisogna sedersi tutti e cercare di capire quale soluzioni trovare.

 

In tutto ciò è stato fatto un concorso a premi sulla raccolta differenziata. Sembra però un po’ una presa in giro, perchè non vengono premiati tutti i cittadini.

 

Sono scettico pure io. La città non ha bisogno di questo. Basterebbe vedere cosa succede fuori dalla nostra regione.

 

Il sindaco Adamo dice che è la prima volta che viene fatta un’iniziativa del genere in Sicilia.

 

Sì, ma non possiamo continuare a guardare la Sicilia. Bisogna guardare e prendere spunto dall’Italia. Pensare un po’ più in grande. E’ inadeguato questo concorso. Pensare in grande significa fare in modo che il costo del servizio diminuisca con la differenziata. Questa iniziativa è un sedativo momentaneo. Ma non è questo che vogliono i cittadini. Siccome le cose in questa città le cose non vengono approfondite, ci sono speculazioni politiche, non si risolve nulla. Questa città è emarginata, non solo al contesto provinciale ma regionale.

 

Il sindaco si arrabbia se glielo fanno notare.

 

Problemi suoi. La colpa non è sua, anche lei avrà delle responsabilità visto che attualmente amministra questa città. Ma indipendentemente dalla valutazione su questa amministrazione, Marsala ha bisogno di avere un progetto sull’imposizione fiscale, su come viene speso il denaro, e su come è meglio spenderlo. Capisco che sono diminuite in modo considerevole le entrate e i trasferimenti dallo Stato. Appunto per questo occorre intervenire in maniera diversa sulla raccolta rifiuti. Quando parlo lo faccio con carte alla mano. Dobbiamo intervenire per far spendere meno i cittadini. Tra l’altro il contratto con l’Aimeri e l’Aipa andrebbe rivisto. Ci sono delle clausole che non ci convincono, sono molto onerose, con un servizio rimasto uguale. Su queste cose vorremmo che ci fosse anche un coinvolgimento maggiore da parte della città. Per questo abbiamo chiesto un consiglio comunale aperto. In cui si discuta liberamente, e magari si può dare una mano all’amministrazione.