E adesso che si fa? A Trapani sta succedendo un gran pasticcio. A Dicembre c'era stata una sommossa popolare contro la Tares. Per placare gli animi il Sindaco Vito Damiano aveva promesso che avrebbe valutato di restituire ai ceti meno abbienti l'ultima rata della Tares. Ma adesso si scopre che, fatte le dovute verifiche, soldi non ce ne sono. La comunicazione l'ha data il consigliere Salone, tra i più acerrimi oppositori di Damiano. Salone rende noto che non ci sarà nessun bonus per l´esenzione della terza rata del tributo comunale sui rifiuti solidi urbani e che è stato lo stesso sindaco ad informare della cosa i consiglieri comunali con una nota trasmessa lo scorso 14 marzo. "L´indicazione di restituzione della terza rata Tares a gran parte dei trapanesi non avrà seguito - spiega Salone - perch´ non c´è un adeguato regolamento per le fasce di reddito indicate dalla maggioranza consiliare. L´attuale regolamento Tares non prevede nulla di tutto questo e non ci sono le risorse. Bisognerebbe attendere il bilancio di previsione del 2014 non ancora predisposto e comunque l´intervento farebbe riferimento solo alle fasce più deboli, in pratica le stesse che sono state attualmente esentate. Per i trapanesi - aggiunge - una beffa, prevedibile. Per i consiglieri che hanno votato quell´atto scellerato, da esponenti di maggioranza, l´ennesima dimostrazione della loro inadeguatezza".
BIRGI. Nel frattempo continua la polemica dopo la scoperta del tentativo della Camera di Commercio di vendere quote dell'Airgest al Comune di Marsala, escludendo Trapani. Dal Pd arriva l'invito al Sindaco Damiano a comprare le quote dell'Airgest, come vorrebbe fare Marsala, che ha chiesto (ma non è ancora ufficiale) ll´acquisto di dieci quote simboliche dell´Airgest (costo complessivo dell´operazione 360 euro). Secondo Brillante, segretario del Pd, è positiva l´apertura della cessione delle quote dell´Airgest da parte della Camera di Commercio e pertanto propone al sindaco Damiano di fare lo stesso dei colleghi della provincia. Per il segretario del PD si tratta di una "imperdibile opportunità di contribuire sempre meglio allo sviluppo del territorio ed alla cura dell´aeroporto". La Camera di Commercio ha il 2% delle azioni Airgest. Nell'ultimo aumento di capitale della società che gestisce l'aeroporto di Birgi ha acquistato 37.776 nuove azioni per 36.264,96 euro. L'ente ha deciso di vendere 10 azioni al Comune di Marsala per 360 euro. La scelta è stata duramente contestata dal sindaco Vito Damiano che si è dichiarato «perplesso e stupito della concordata maldestra e supposta operazione offensiva ed irriguardosa nei confronti di tutti i Comuni che, sin qui, hanno dimostrato di avere a cuore gli interessi preminenti del territorio e delle comunità amministrate e non già quelli personalistici e di una politica sempre più scaduta a bassi livelli».
Immediata la replica del presidente dell'ente camerale Pino Pace: «Nel corso delle riunioni tenute con i sindaci per arrivare alla sottoscrizione dell'accordo di co-marketing, per assicurare il pieno sostegno all'aeroporto di Birgi, abbiamo, più volte, ribadito la volontà di mettere a disposizione di tutti i Comuni della provincia parte delle quote societarie di Airgest, tenute dalla Camera di Commercio, per assicurarne il massimo coinvolgimento, concretizzando quella svolta da parte delle amministrazioni comunali più volte auspicata in questi anni, ma senza arrivare alcunché».
Il presidente Pace aggiunge che non c'è soltanto Marsala: «Stiamo facendo la nostra parte per fare entrare i Comuni nella compagine sociale di Airgest con l'acquiszione di un pacchetto simbolico di quote. Di fronte alla nostra disponibilità il sindaco Adamo ha chiesto la cessione di 10 «azioni. Analoga richiesta è arrivata dal sindaco di Castelvetrano ed è già all'ordine del giorno della riunione della giunta camerale del 26 marzo. Non c'è dunque alcuna esclusività. Le quote sono a disposizione di tutti i Comuni».