Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
21/03/2014 17:07:00

"La tassa di soggiorno a Trapani ci lascia perplessi. Ecco perchè"

Il Movimento Turismo & Territorio desidera esprimere le proprie perplessità nei confronti dell’applicazione dell’imposta di soggiorno nel comune di Trapani per come è stata elaborata, sia come da Regolamento approvato dal consiglio comunale il 25/11/2013 che con la relativa applicazione delle tariffe sottoscritta il giorno 11/12/2013 dal sindaco Damiano e dagli assessori De Martino, Parisi, Inferrera, Mazzara e Giglio.Ecco cosa scrive in un documento:


Si tratta di documenti lacunosi sia sul piano normativo che applicativo, che non prendono in considerazione né i rigorosi criteri che devono contraddistinguere una politica di sviluppo turistico lungimirante, né le osservazioni fatte a più riprese dal Movimento nell’estate 2012 e successivamente le posizioni prese dal maggio 2013 in poi, allorché proponemmo l’introduzione di una tassa di soggiorno contingentata, armonizzata, applicabile dal 1° aprile al 31 ottobre di ogni anno e soprattutto dotata di vincolo di destinazione per contribuire al co-marketing Ryanair-Airgest.
Ricordiamo all’amministrazione del capoluogo, infatti, che lo stesso decreto legislativo nazionale sull’imposta di soggiorno 23/2011 – citato come riferimento del Regolamento comunale, richiede ai comuni di sentire le associazioni maggiormente rappresentative dei titolari delle strutture ricettive.
Duole notare come, al contrario, il Comune di Trapani abbia preferito calare dall’alto disposizioni generiche e decontestualizzate, che assorbono acriticamente norme elaborate in ambito nazionale. Nel corso di quest’anno, infatti, il Comune non si è preoccupato di far seguire al detto Regolamento le dovute integrazioni e precisazioni, di fatto non mettendo i gestori delle strutture ricettive nelle condizioni di applicare la legge senza gravi perplessità.
È scoraggiante, per di più, constatare che l’unica comunicazione relativa all’imposta di soggiorno arrivi in data 19/03/2014, a soli due giorni dalla sua entrata in vigore (in realtà essa vige già dal 1° gennaio 2014, ma come da regolamento non si applica nel periodo dal 10 gennaio al 20 marzo), con un laconico e generico avvertimento agli operatori a ricordarsene.
Questo modus operandi non fa che aggravare la distanza tra l’Amministrazione e i cittadini, in particolare i gestori delle strutture ricettive, costretti a divenire a breve “esattori” di un’imposta incompleta e ambigua. Tra l’altro, l’istituzione dell’imposta avrebbe dovuto essere preceduta da forme di concertazione con i Comuni limitrofi; ci auguriamo, quindi, che l’Amministrazione intraprenda misure di concertazione che armonizzino la normativa nel rispetto del principio di concorrenza.
Le perplessità e lacune a cui ci riferiamo ci inducono a chiedere urgentemente puntuali risposte sui seguenti punti:
- una circolare che chiarisca e precisi il calcolo delle quote per le stanze a occupazione mista, cioè nel caso di una o più persone paganti e una o più persone esenti
- una circolare che chiarisca e precisi come andranno versati da parte delle strutture ricettive al Comune le quote incassate
- la nomina del funzionario responsabile dell’imposta di soggiorno
- un’integrazione in merito al gettito dell’imposta: non è infatti specificato in alcun modo come il comparto turistico trapanese beneficerà di tale gettito né è menzionato il ruolo dell’Aeroporto di Trapani o l’Airgest
- notifica multilingue che ogni struttura deve apporre: onde evitare da un lato uno spreco di tempo, dall'altro informazioni falsate da cattive traduzioni, si chiede al Comune di fornire un testo completo in italiano e inglese, francese, spagnolo, tedesco che sia autenticato, uniforme e valido per tutte le strutture
- l’istituzione di un tavolo tecnico per il perfezionamento delle norme relative all’imposta di soggiorno, secondo i criteri della collegialità, dell’imparzialità e dell’efficacia. Il Movimento “Turismo & Territorio” resta in attesa di essere preso in considerazione e sentito dall’Amministrazione in qualità di interlocutore
- un incontro urgente con gli operatori per raccogliere le istanze di modifica del Regolamento, a oggi incompleto e ambiguo

Ci auguriamo che il Comune di Trapani risponda celermente e puntualmente alle nostre motivate e legittime richieste, nell’interesse collettivo di uno sviluppo turistico armonioso del nostro territorio: crediamo infatti che spetti al comune capoluogo dare l’esempio mettendo a punto uno strumento impositivo che non sia raffazzonato e fine a se stesso, ma al contrario ben congegnato e utile per la collettività. Attendiamo dal Comune di Trapani una risposta nel merito in tempi brevissimi, nonché un invito formale per discutere nelle sedi appropriate e permetterci di fornire il nostro fattivo contributo. Nel frattempo, anche mediante l’utilizzo dei social media e degli organi di stampa locali, faremo tutto il necessario per mantenere una comunicazione costante con tutti gli attori coinvolti, sensibilizzando l’opinione pubblica e gli operatori economici.


Il documento è firmato dal Portavoce, Dott. Fabio Di Bono. Firmano congiuntamente: AGRITURIST TRAPANI - CONSORZIO TURISTICO ALBERGHIERO TRAPANESE - ASSO VIAGGI CONFESERCENTI - COMPAGNIE DELLE OPERE DELLA SICILIA OCCIDENTALE - CONSORIZIO PANTELLERIA ISLAND