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24/03/2014 13:34:00

Pd siciliano, prima direzione con Raciti. L'ex Udc Zambuto a capo dell'assemblea

 “La Sicilia ha bisogno di un governo nuovo e di partiti che si facciano fino in fondo carico di garantire il rapporto con le forze sociali e la societa’ siciliana”. Lo ha detto il segretario regionale del Pd siciliano, Fausto Raciti, nel corso dell’Assemblea del partito.

“Dobbiamo costruire insieme alle altre forze che ci hanno accompagnato in questi mesi un nuovo patto di governo che metta al centro il tema dello sviluppo e della programmazione economica e che apra una stagione di riforme volta a cambiare il nostro modello sociale e il nostro modello di spesa”, ha aggiunto Raciti.

“Dobbiamo fino in fondo condividere la responsabilita’ del governo, del cambiamento e delle riforme, uscendo dalla palude ed assumendo ciascuno le proprie responsabilita’ – ha continuato -. Incontreremo per questa ragione, per i prossimi tre fine settimana, i sindaci del Pd, le associazioni di categoria e le forze produttive, e i coordinatori di circolo del partito democratico. E’ con loro che vogliamo discutere dei contenuti della stagione che ci aspetta”.

“E’ per questa ragione che il governo nuovo non puo’ essere una formula politicista dietro cui nascondere un semplice rimpasto, ma l’occasione di una svolta nella quale anche il Pd e’ chiamato alla responsabilita’ di dimostrarsi partito e non sommatoria di correnti. Per questa ragione chiediamo che il Partito democratico partecipi a questa esperienza indicando i propri uomini non nelle segreterie particolari dei singoli deputati ma nei propri organismi dirigenti, assumendo una responsabilita’ nei confronti del governo, dei propri elettori e di tutti i siciliani”, ha continuato Raciti. “Con la stessa determinazione chiediamo al presidente della regione di convocare le forze politiche della coalizione ed indicare con chiarezza gli obiettivi e le modalita’ con cui formare un governo nuovo”. Per affrontare bene questa sfida “sara’ bene che anche il partito democratico cambi profondamente ed affronti i suoi limiti storici una volta per tutte”, ha sottolineato il segretario regionale del Pd.

“Non staremo ne’ zitti ne’ fermi – ha detto ancora Raciti – . Sentiamo sulle nostre spalle la responsabilita’ del governo e del cambiamento. Possiamo segnare una pagina nuova della storia di questa regione e siamo determinai a farlo senza sconti per nessuno, per primi noi stessi”.

“Non ci e’ concesso fare sconti a noi stessi ma cercare, con tutte le forze che abbiamo, di fare di questa occasione un momento di svolta nella vita della Sicilia – ha aggiunto Raciti -. Fortissimi restano i blocchi conservatori dispiegati a tutela dei propri interessi, fortissima la tentazione di fare della nostra autonomia il pretesto per mantenere viva la contraddizione di una regione profondamente diseguale ed ingiusta con i suoi figli non in virtu’ delle durezze delle cosiddette leggi del mercato, ma di un modello economico nel quale un settore pubblico ipertrofico e spesso governato dalle leggi dell’intermediazione della burocrazia e della politica ha sopperito alla debolezza del settore privato e dell’economia produttiva. In cui il centralismo regionale e’ stato lo strumento di garanzia di questo sistema. In cui nemmeno l’autonomia regionale sara’ sufficiente, se non imbocchiamo la strada giusta – ha detto ancora Raciti -, a spegnere la miccia delle tensioni sociali che covano e minacciano continuamente di esplodere”.

Non è tardata ad arrivare anche la replica del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che così ha risposto a Raciti: ”Il segretario del Pd Raciti arriva adesso e non si e’ accorto che il governo nuovo esiste gia’. Il Pd vorrebbe un governo lottizzato dai partiti. Da parte mia nel novembre del 2012 ho evitato che venissero inseriti degli assessori del Pd protagonisti di inchieste”.

Intanto, Marzo Zambuto, 40 anni, sindaco di Agrigento, e’ stato eletto presidente dell’Assemblea regionale del Partito Democratico della Sicilia. Zambuto e’ stato eletto a larghissima maggioranza (solo 10 astenuti) nel corso della prima riunione dell’organismo regionale – che si e’ svolta oggi a Palermo – dopo le primarie dello scorso 16 febbraio.

“Ringrazio l’assemblea regionale del PD che ha scelto un percorso all’insegna dell’unita’: il modo migliore per costruire un partito piu’ forte e aperto alle sollecitazioni dei siciliani”, ha detto Zambuto subito dopo la sua elezione. “Ho l’onore e la responsabilita’ di presiedere un organismo importante – ha aggiunto – il ‘cuore’ del Pd siciliano. L’assemblea avra’ un compito impegnativo, anche nella gestione del rapporto fra il partito e il governo regionale. Un governo rispetto al quale saremo attenti e vigili: pronti a sostenere le giuste battaglie per i siciliani – ha concluso Zambuto – ma al tempo stesso pronti a correggere la rotta, quando sara’ necessario”.

Oggi, inoltre, è stata approvata all’unanimità la relazione del segretario regionale Raciti, dai 300 componenti l’Assemblea regionale che si è insediata oggi.

Nel corso dei lavori, oltre al presidente Zambuto, sono stati eletti il tesoriere regionale, Salvatore Alessandro e i cento componenti la direzione regionale, oltre quelli di diritto. Eletta anche la Commissione regionale di garanzia, che sarà composta da: Francesco Todaro, Giovanni Bruno, Enzo Di Girolamo, Calogero Pumilia, Domenico Vannò, Antonino Vassallo e Toni Costumati. Del Comitato regionale di tesoreria fanno parte: Antonio Scordi, Domenico Pirrone, Ileana Ricciardello, Luigi Veneziano.

Con l’Assemblea di oggi e l’elezione di tutti gli organismi regionali si è concluso l’iter congressuale del Partito democratico. Nei prossimi giorni il segretario regionale comunicherà i nomi dell’Esecutivo regionale.