Il consigliere comunale Arturo Galfano, scrive al sindaco di Marsala per chiedere di intervenire presso il presidente della Regione Rosario Crocetta per spostare al Museo Archeologico Lilibeo di Marsala la nave da carico tardo romana di Marausa, datata III secolo d.c..
La nava, scrive Galfano, “è uno dei più interessanti relitti rinvenuti nel Mediterraneo per l’eccezionale stato di conservazione sia dello scafo (15 m. x 4-5 m), sia del carico (anfore per il trasporto di frutta secca, olive, olio e garum)”. Il relitto è stato recuperato nel 2011 da un’equipe di archeologi della Soprintendenza del Mare e di restauratori della ditta specializzata Legni e Segni della memoria di Salerno, diretta dal Professor Sebastiano Tusa e dall’Ingegnere Gaetano Lino.
Il carico del relitto è in parte conservato nei depositi del Museo Archeologico Regionale Lilibeo (Baglio Anselmi) dove è stato studiato dall’equipe di archeologi coordinata dal Prof. M. Bonifay per il suo straordinario interesse storico-archeologico “in quanto documenta il commercio di frutta secca e olive dal Nord Africa alla Sicilia, ma anche il “contrabbando” di tubuli di terracotta che venivano utilizzati nelle costruzioni per alleggerire le volte e gli archi”.
Dello scafo è stato quasi completato il restauro conservativo e l’assemblaggio (ben 700 pezzi). Lavori effettuati presso il laboratorio specializzato di Salerno. Per questo, scrive Galfano, a questo punto, “è indispensabile allestire una sede museale adeguata ad accogliere la Nave”.
“Considerato che – continua la nota - il Baglio Tumbarello di Marsala, attiguo al Baglio Anselmi, è stato espropriato ed acquisito al Demanio Regionale nel febbraio del 2005 con la precipua finalità di accogliere il Relitto di Marausa, così come documenta lo stesso iter di esproprio da parte dell’Assessorato alla Presidenza della Regione Siciliana; è stato approvato il Progetto Pilota “Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno” Sicilia, Marsala Museo archeologico “Baglio Anselmi” che, grazie alla collaborazione della Soprintendenza del Mare, prevede anche la musealizzazione della Nave di Marausa con un adeguato allestimento espositivo; il nuovo Polo museale, adesso istituito Museo Archeologico Regionale “Lilibeo” di Marsala con DPR n. 237/Area 1/S.G. del 07.08.2013, ai sensi dell’art.2 della L.R. 17/91, diventerebbe il Museo archeologico subacqueo tra i più importanti d’Italia e uno dei più rilevanti del Mediterraneo per la compresenza di una Nave punica da guerra o ausiliaria (relitto dello Stagnone III sec. a.C.), una Nave oneraria romana (relitto di Marausa III sec. d.C.), i carichi di due imbarcazioni mercantili arabo-normanne (relitti A e B Lido Signorino XII secolo), oltre a numerosissime anfore ed ancore che testimoniano le rotte commerciali da e per la Sicilia da tutto il Mediterraneo antico”.
Galfano sottolinea che “da più di un anno ho avuto, nei numerosi incontri, rassicurazione e disponibilità da parte del Soprintendente del Mare Dott. Sebastiano Tusa che la sede dell’esposizione della nave dovrebbe essere Marsala nel Baglio Anselmi, nel novembre scorso, per perorare la causa, ho sollecitato un Deputato Regionale a sua volta tempestivamente intervenuto presso l’Assessore Regionale al ramo”.
Viste le voci di uno spostamento del relitto al museo Pepoli di Trapani, Galfano, che considera la sede poco “consona”, ha chiesto al sindaco Giulia Adamo di intervenire “affinché il relitto della nave Romana di Marausa venga esposto presso i locali del Museo Archeologico Regionale “Lilibeo” di Marsala che insieme alla Nave Punica e ai carichi dei relitti del Lido Signorino, realizzerebbero un attrattore turistico-culturale unico e di fondamentale importanza per il nostro territorio”.