La richiesta di rimozione del segretario generale della Regione siciliana, Patrizia Monterosso, dopo la condanna della acort dei conti arriva anche da Roma. I deputati palermitani del gruppo parlamentare M5S alla Camera (Nuti, Di Benedetto, Di Vita, Lupo e Mannino), infatti, rilanciano la richiesta avanzata ieri con una mozione dai deputati all'Assemblea regionale siciliana. ''Ricordiamo a Crocetta - dicono i deputati - che noi, in caso di una condanna in primo grado, ci dimettiamo, come scritto nel codice di comportamento, sottoscritto da tutti i candidati al Parlamento nazionale. Forse il presidente non ricorda che la Costituzione prevede che i pubblici impiegati debbano adempiere alle proprie funzioni con onore e disciplina, ad esclusivo servizio della nazione e che i pubblici uffici devono essere organizzati per assicurare buon andamento e imparzialità dell'amministrazione". "Questi concetti sono già stati violati dal pubblico impiegato Monterosso - accusano i grillini -. Sarebbe opportuno che Crocetta facesse riferimento alla Costituzione, piuttosto che continuare a riporre fiducia in chi ha creato un danno economico di 1,3 milioni di euro