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03/04/2014 06:15:00

Regione, nervi sempre più tesi. Crocetta: "Stop alle mediazioni"

 Ore decisive per la soluzione della crisi politica alla Regione Siciliana. Il presidente Rosario Crocetta non intende più perdere tempo: «Penso di avere mediato a lungo, ho dimostrato apertura al dialogo, non ho attaccato i partiti, mentre ne ho subiti continuamente. Ora è il momento di chiudere perché la crisi non può essere infinita. Bisogna avviare la ricomposizione della giunta, prima della definizione delle liste per le elezioni europee, perché non si dica che abbia fatto pressione per ottenere la candidatura di un amico per Strasburgo. Altrimenti, nascerà il "governo del presidente". Voglio invitare i partiti ad un nuovo incontro, per fare presto».
Ma dopo la nomina dei direttori generali delle Asp e delle Aziende ospedaliere il clima politico siciliano è molto incandescente. Fausto Raciti, segretario regionale del Pd,   ha rilasciato una dura dichiarazione: «Il Pd, con il voto dei suoi organismi, ha chiesto che vengano rinnovati il patto di coalizione e la giunta regionale. Se Crocetta pensa di gestire la costruzione del nuovo governo, come ha gestito la scelta dei manager, troverà nel Pd un fermo oppositore». Una linea che cozza con quella di Davide Faraone, responsabile Welfare e Scuola della segreteria nazionale, renziano di ferro. «Crocetta faccia in fretta, come Renzi a Roma. Basta perdere tempo. Bene sui manager della sanità, ora subito il nuovo governo e poi una serie di riforme radicali per cambiare la Sicilia. Stiamo cambiando l'Italia e stiamo facendo in fretta, la Sicilia deve tenere il passo, non può restare indietro».

Intanto, fanno ormai parte ufficialmente dei sostenitori di Crocetta, i deputati: Pippo Gianni, Michele Cimino e Antonio Venturino che si sono federati con i Drs. Un arrivo salutato con soddisfazione del presidente della Regione, Crocetta. 
«Mi auguro che tutti i miei assessori - ha rilevato Crocetta - restino in giunta. Hanno svolto il loro ruolo con dignità e non so se ci sarà mai in Sicilia un'esecutivo capace di simile autonomia». 

Dopo la designazione dei 17 direttori generali delle 9 Asp, dei 3 Policlinici e delle 5 aziende ospedaliere, all'appello manca ancora la nomina del manager che deve guidare l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia. In atto c'è un direttore, Antonino Salina il cui mandato è scaduto da circa un anno. Sull'argomento il presidente Crocetta è stato categorico: «Credo che all'Istituto Zooprofilattico occorra una grande politica di rinnovamento. E sarà interessato da un processo di rotazione del personale all'interno e verso l'esterno perché abbiamo la necessità non solo di fare la lotta alla mafia ma di difendere il diritto alla salute dei siciliani». Insomma, il governatore vuole fare "piazza pulita". Una sorta di ripulisti. «Lì c'è molto che non va - ha aggiunto - c'è un sistema di omissioni, un sistema di macellazioni che risponde in diverse realtà a clan mafiosi permettendo a mafia e malaffare di gestire questo commercio e di far circolare merci scadute. Qualcuno doveva controllare se la carne andata a male finiva nei mercati. Dobbiamo salvaguardare la salute siciliani e dobbiamo fare un'opera di trasparenza con un'azione efficace. E' necessario un profondo cambiamento. Ribadisco che dobbiamo a tutti i costi tutelare la salute dei siciliani mentre facciamo la lotta alla mafia». Gli fa eco l'assessore alla Salute, Lucia Borsellino: «Non posso escludere che in attesa che venga espletato l'iter per la nomina del nuovo direttore generale, l'Istituto possa essere guidato da un commissario straordinario».