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06/04/2014 06:16:00

Ingroia assessore? Maggioranza all'attacco di Crocetta

 Nuovo fronte polemico nel dibattito tra Rosario Crocetta, il Pd e l'Udc sul rimpasto di Giunta, dopo l'apertura del governatore ad un possibile ingresso di Antonio Ingroia, attuale commissario di "Sicilia e Servizi" e commissario straordinario alla Provincia di Trapani, nei confronti del quale il governatore aveva detto: «Tra noi c'è sintonia programmatica. Io voglio l'acqua pubblica e anche lui; io sono contro l'eolico come lui e condividiamo l'idea del ciclo integrato dei rifiuti, con la gestione affidata ai Comuni. Eppoi, entrambi abbiamo un profilo antimafia. I nostri oroscopi politici combaciano».
Parole che sono state interpretate come una vera e propria investitura, dal presidente nazionale dell'Udc, D'Alia, e dal segretario regionale del Pd, Raciti, che hanno alzato un vero e proprio fuoco di sbarramento. D'Alia: «Mi auguro che sia una notizia destituita di ogni fondamento. Ricordo che Ingroia è capo di "Azione civile", un movimento politico di estrema sinistra incompatibile con una coalizione che ha deliberatamente escluso la sinistra radicale dall'alleanza di governo alla Regione».
Raciti: «Sconsiglierei a Crocetta di nominare Ingroia assessore. Sarebbe un'avventatezza in questo momento. Spero che il nome di Ingroia sia un errore involontario. La nomina - ha aggiunto - sarebbe un doppio sbaglio perché snaturerebbe l'alleanza elettorale che abbiamo siglato. Eppoi, mi risulta un conflitto aperto, non solo con la nostra forza politica, ma anche con il presidente della Repubblica».
Crocetta, però, ha escluso di avere già deciso la nomina di Ingroia come assessore all'Energia: «Se mi chiedono cosa penso di Ingroia, posso dire che ne penso male? Non ho ancora deciso nulla. Il nome dell'assessore all'Energia sarà discusso al momento della formazione della giunta. Farò conoscere il nome, così come vorrò sapere quelli dei partiti alleati. Sto ancora riflettendo; non è escluso che possa rimanere Marino». Una eventualità che sembra piuttosto remota.
Contrario alla nomina di Ingroia alla carica di assessore, anche il capogruppo di Forza Italia, Falcone, che ha annunciato la presentazione di una mozione all'Ars per sollevare l'ex-magistrato degli incarichi che attualmente riveste, per dichiarazioni astiose nei confronti di Napolitano e di Forza Italia. Una mozione che per Crocetta sarebbe inammissibile perché riguarda incarichi del governo e non dell'Ars.
«Evidentemente qualcuno in Sicilia - ha replicato Ingroia all'iniziativa di Forza Italia - ha paura degli incarichi che sto ricoprendo e forse c'è qualche scheletro nell'armadio che non vuole si scopra». E su Napolitano, Ingroia ha sottolineato: «Mi sembra di essere stato rispettoso e di avere detto, anzi, che il presidente ha dimostrato un estremo senso dello Stato che lo ha portato fino a difendere la ragion di Stato, pregiudicando le ragioni di verità e di giustizia su alcuni fatti della storia del nostro Paese che rimangono oscuri».
Chissà quanti altri focolai saranno accesi prima di lunedì pomeriggio. In ogni caso, Crocetta vuol essere lui a decidere il nuovo assessore all'Energia, mentre, dopo Borsellino e Vancheri, ha blindato anche la posizione dell'assessore alla Formazione, Scilabra, che nessuna delle correnti del Pd vuole prendere in carico. Il presidente della Regione porterà al tavolo della maggioranza «un piano di dieci-dodici punti da consegnare agli alleati, per rinnovare il patto siglato con gli elettori. Non mi interessano - ha sottolineato - gli accordi di potere e la discussione sulle poltrone, che se diventa infinita, rischia di essere stancante. Ho fatto in questi giorni un gran lavoro di ricucitura e le mie ultime dichiarazioni mostrano una grande apertura al dialogo. Lunedì chiuderò la partita».
Che si faccia presto lo ha auspicato anche il presidente dell'Ars, Ardizzone: «Occorre mandare un segnale forte, dando un governo stabile e tornando a lavorare in Assemblea. Tutto il resto sono chiacchiere».