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10/04/2014 06:45:00

Oggi a Palermo la conferenza regionale del volontariato

 A distanza di 12 anni dalla prima, si terrà oggi  a Palermo la seconda Conferenza regionale del Volontariato, nell'ambito della quale sarà avviata la ricostituzione dell'Osservatorio: le oltre 1.500 associazioni iscritte nel registro eleggeranno infatti i loro nove rappresentanti nell'organismo regionale che ha compiti di proposta, promozione e consultazione sui temi del volontariato.
La giornata, convocata dal Dipartimento Famiglia e Politiche sociali della Regione Siciliana sul tema «Volontariato e le Politiche di sviluppo europee», comincerà alle 9.30 nell'aula magna della Facoltà di Ingegneria e prevede, tra gli altri, interventi dei funzionari regionali, dei rappresentanti del sistema siciliano dei Centri di Servizio per il Volontariato (Csv) e del presidente della Regione Rosario Crocetta. Nel corso della mattinata, saranno istituiti i seggi che resteranno aperti fino alle ore 15.
Per il presidente del Csve di Catania, Ignazio Di Fazio, la Conferenza è un appuntamento storico e «il ripristinato Osservatorio esprimerà un'importantissima funzione di indirizzo per il volontariato e per le politiche sociali in Sicilia».
«Siamo a conoscenza che dal territorio servito dal Csv di Catania, che coinvolge anche Ragusa, Enna e Siracusa, sono state avanzate candidature di uomini e donne di altissimo valore sociale che aspirano ad assumersi un impegno di alto profilo e di servizio per l'intera regione. Al Csv di Catania - afferma Di Fazio - abbiamo fatto la scelta di sostenere, come sempre da 12 anni, il volontariato non presentando candidature di volontari già impegnati nella gestione del Csve. Il sistema dei Csv siciliano ha saputo distinguersi, seppur partito in ritardo rispetto alla maggioranza delle regioni italiane, per la sua dinamicità e per il suo costante lavoro in collaborazione con il Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato (CoGe).
Non sono stati pochi gli atti pubblici di riconoscimento per le attività svolte dai Csv, ed in particolare, lo dico con orgoglio, dal Csv di Catania - conclude Di Fazio - che è stato preso ripetutamente a modello di capacità di lettura del territorio e rigorosità nella gestione dei fondi ad esso assegnati».