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08/05/2014 11:55:00

Carnese: "Marsala a vocazione turistica. Siamo sicuri?"

“La zona circostante il costruendo monumento ai Mille ed il parcheggio attiguo dove fanno sosta tutti i bus ed i mezzi di coloro che vogliono visitare la città dovrebbe essere il biglietto da visita per i turisti, offrendo ai visitatori una immediata gradevole immagine di città pulita, ben tenuta ed organizzata. Ed invece, nel percorrere la via Scipione l’Africano e la via dei Mille il turista, anziché ammirare cosa gli sta attorno, è costretto a guardare per terra: marciapiedi divelti, tombini malfermi, rattoppi stradali lo costringono ad evitare situazioni di pericolo; per non parlare dei sacchetti di spazzatura che, concittadini poco attenti ed evidentemente non sanzionati, lasciano lungo le predette vie a qualunque ora del giorno, domenica inclusa”. Lo scrive il consigliere comunale Pino Carnese in una nota indirizzata al sindaco di Marsala Giulia Adamo e al presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano
“Mi risulta Lei abbia istituito una squadra per il decoro urbano – si rivolge Carnese al sindaco - ma dove, se non nelle zone di accesso, le sembra opportuno che tali controlli vengano effettuati? Ma dove le sembra opportuno intervenire con opere di ripristino dei marciapiedi, del fondo stradale e dei piccoli spazi verdi se non all’ingresso della città? Fortunatamente la gestione dello spazio verde accanto al monumento non è affidato al Comune ma ad un privato a cui va la mia stima ed il mio personale apprezzamento per il modo in cui mantiene l’intera area ormai diventata l’unica meta di svago per piccoli e grandi in cerca di un po’ di verde, dopo che la Villa Cavallotti è sempre più in stato di abbandono con gli alberi che non vengono potati chissà da quanto ed i giochi per i piccoli visitatori non vengono ripristinati!”
Carnese segnala inoltre, sempre nella stessa area e vicino al Baglio Anselmi, anch’esso meta di numerosi visitatori, la mancanza di servizi igienici.
“Per incentivare il turismo inizi dai “fondamentali”, faccia buona accoglienza e poi aggiunga il resto!”, conclude Carnese.