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12/05/2014 06:40:00

Marsala. Gandolfo: "Con l'energia elettrica si sta preparando un altro pasticcio Aimeri"

Per diversi mesi il Comune di Marsala non ha pagato le bollette dell’energia elettrica all’Acea. Ma adesso è stato presentato il conto e il consiglio comunale è stato approvato il debito fuori bilancio. Michele Gandolfo, consigliere del Psi, a quanto ammonta questo debito?

 

Un milione 300 mila euro.

 

Come mai questo debito così alto?

 

E’ strano quello che si sta verificando al Comune di Marsala. Mentre i cittadini sono abituati a pagare in maniera periodica le bollette della luce, il Comune per un anno ha dimenticato di pagare le bollette dell’Acea. E dopo tutto questo tempo le bollette sono diventate un debito fuori bilancio con conseguente aumento delle spese per via degli interessi. Il consiglio comunale è stato costretto a votare il riconoscimento di questo debito.

 

Come fa il Comune a dimenticare di pagare le bollette? E come mai le bollette le fa l’Acea e non l’Enel?

 

In qualità di presidente della Commissione accesso agli atti ho convocato per questa settimana il segretario generale, l’assessore Musillami, l’ingegnere Palmeri e il dottore Nicola Fiocca, perchè vogliamo capire in maniera chiara le spese dell’illuminazione pubblica nell’ultimo quinquennio, e capire come mai si sono creati questi debiti. E poi avere contezza del numero dei contatori dell’illuminazione pubblica.

 

Cosa c’è che non va nei contatori?

 

A noi risulta che il numero dei contatori sono il doppio rispetto agli edifici del comune di Marsala. Ci sono delle stranezze che vogliamo chiarite. Inoltre ho fatto una ricerca nei miei archivi sui bilanci del Comune di Marsala negli anni scorsi.

 

I suoi archivi sono temutissimi, come quelli di Andreotti. Cosa ha scoperto?

 

Stiamo andando incontro a una gara secondo me illegittima sulla fornitura di energia elettrica. Infatti chiederemo spiegazioni all’Anci sulla legittimità del bando che il Comune di Marsala intende fare per un importo di 5 milioni e 400 mila euro l’anno.

 

Addirittura. Devono fare un altro porto?

 

No, si sta preparando un altro pasticcio come quello dell’Aimeri Ambiente. L’appalto durerà per 15 anni.  Il pretesto è sempre quello del risparmio, ma non è proprio così. Il sindaco dice che si risparmierà un milione di euro l’anno.

 

Invece?

 

Io ho fatto un rapido calcolo.

 

Sempre prendendo spunto dai suoi archivi.

 

Aspetto conforto tecnico dal direttore di ragioneria. Nel 2010 per l’energia elettrica spendevamo 4 milioni e 89 mila euro, nel 2011 abbiamo speso 4 milioni 284, nel 2012 4 milioni 999 mila euro, nel 2013 abbiamo speso 6 milioni 350 mila euro. Vorrei capire perchè c’è stato questo incremento clamoroso.

 

Forse il sindaco Adamo si riferiva all’ultimo anno quando ha calcolato il risparmio da un milione di euro.

 

Certo, la base d’asta della nuova gara d’appalto è di 5,4 milioni di euro. Ma se invece prendiamo come raffronto il 2010 c’è oltre un milione di euro di aumento, e questo bando rappresenta un danno alle casse comunali.

 

Negli ultimi anni, i sindaci e gli assessori che si sono succeduti, ogni due mesi annunciavano l’installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti delle scuole così si sarebbe pagato di meno. In realtà paghiamo molto di più.

 

Il Comune di Marsala non è amministrato bene.

 

E questo l’ha detto tantissime volte.

 

Noi dobbiamo affidare un appalto del genere per 15 anni.  Purtroppo non c’è un confronto con l’amministrazione comunale, spero che ci sia e che questa gara possa essere annullata, perchè rappresenta un danno per le casse comunali.

 

A Paceco l’Enel ha installato un nuovo impianto di illuminazione pubblica a Led, però gratis per il Comune.

 

Questo perchè abbiamo dei grandi dirigenti a Marsala. Che sono gli stessi che hanno avuto la trovata dell’appalto esterno all’Aimeri.

 

Per la raccolta differenziata dei rifiuti. Com’è finita con la Commissione d’inchiesta?

 

Su questo fronte chiederemo, con la commissione d’inchiesta sui rifiuti, la rescissione del contratto con Aimeri e il ritorno del servizio in house. Anche questo ha comportato un danno economico per tutti i cittadini.

 

Con la beffa del concorso a premi. Che premia però pochissimi cittadini per la raccolta differenziata.

 

E poi c’è sempre la solita questione del vetro e metallo che si mettono in uno stesso contenitore e poi paghiamo una ditta per separarli.