Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
16/05/2014 10:10:00

Belice, una vecchia faglia che causò terremoti è di nuovo in movimento

 È di nuovo attiva la faglia che ha provocato il disastroso terremoto con centinaia di morti nel gennaio 1968 nel Belice. È la stessa faglia "responsabile" di altri terremoti che nell'antichità hanno colpito l'area di Selinunte. Lo hanno accertato ricercatori dell'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) di Catania e delle università di Palermo, Catania e Napoli. I risultati delle loro indagini sono ora riportate sul "Journal of Geodynamics", rivista internazionale di geodinamica. La ricerca si fonda sull'analisi di immagini satellitari e dati geodetici che rivelano l'esistenza di un segmento di faglia attiva da Campobello di Mazara a Castelvetrano. "Questa faglia - sottolineano i ricercatori - mostra evidenti segni di movimenti recenti legati a effetti co-sismici o a lente deformazioni legate a fenomeni di scorrimento". La traccia della faglia è stata seguita anche nella sua prosecuzione a mare. Secondo Mario Mattia dell'Ingv di Catania, "l'evidenza sia geodetica che geologica di questo tratto di faglia attiva rappresenta l'espressione di una compressione che interessa in modo critico questo settore della Sicilia".