Dopo l'incidente avvenuto alle porte di Viterbo, in cui hanno perso la vita un 19enne e un 21enne, con il ferimento di altri tre giovani, l'Asaps rilancia l'allarme e invita a non abbassare la guardia.
Ancora giovani vittime sulle nostre strade. Nel fine settimana appena trascorso è tornato drammaticamente alla ribalta il fenomeno tristemente noto come “stragi del sabato sera”. Una tragedia che vede coinvolti ragazzi usciti per divertirsi e che invece trovano la morte sull’asfato o rimangono gravemente feriti.
Ultimamente gli episodi ricollegabili a questa tipologia di incidenti, come ricorda l’Associazione sostenitori amici polizia stradale, erano diminuiti ma l’incidente avvenuto alle porte della cittadina laziale di Viterbo, costato la via a un 19enne e un 21enne e il ferimento di altri tre giovani, ha riportato drammaticamente alla ribalta il problema.
L’Osservatorio il Centauro-Asaps sulle stragi del sabato sera, prende in considerazione i sinistri che avvengono nelle 16 ore comprese tra le 22 del venerdì e le 06 del sabato, e poi di nuovo dalle 22 del sabato alle 06 della domenica, con il coinvolgimento di almeno un conducente sotto i 30 anni, e lo scorso anno ha registrato 350 incidenti gravi con 175 morti (78 al nord, 32 al centro e 65 al sud) e 601 feriti.
Dall’analisi dell’Asaps risultano 59 decessi di giovani che avevano fino a 20 anni, 57 da 21 a 25 anni, 40 da 26 a 30 anni e 19 oltre 30 anni.
La localizzazione geografica vede 23 vittime in Campania, 22 in Lombardia, 17 in Veneto e Piemonte, 16 in Sicilia ed Emilia Romagna, 12 in Puglia.
Il report dell’Asaps di questi episodi nel primo trimestre del 2014 registra 61 sinistri
con 46 morti (12 al nord, 13 al centro e ben 21 al sud che vede questo fenomeno in preoccupante crescita) e 85 feriti, mentre per le fasce di età, 14 avevano fino a 20 anni, 14 da 21 a 25 anni, 11 da 26 a 30 anni e 7 oltre 30 anni (7 nel Lazio, 6 in Campania, 6 in Sicilia, 5 in Puglia, in Emilia Romagna e Lombardia)
“Un fenomeno quello delle stragi del sabato sera – ricordano all’Asaps – che negli ultimi 10 anni ha visto una netta decrescita, ma sul quale non si può abbassare il livello di attenzione.
Ci preoccupa molto, moltissimo la diminuzione drastica di etilometri non tanto nel numero – sono circa un migliaio in dotazione alla Polizia Stradale – ma di quelli efficienti! In molti reparti la metà e anche di più sono in riparazione o revisione. Il contrasto all’uso di stupefacenti da parte dei conducenti su strada è ancora episodico, debole e assolutamente inefficace, campagne come “Drugs on street” andrebbero potenziate e rilanciate, così come le campagne “Brindo con prudenza” della Fondazione Ania e altre simili. Non si torni alla “ricreazione” sulla strada. Non si abbassi la guardia”.
Richieste legittime quelle dell’Asaps alle quali non possiamo che associarci e rilanciare l’appello alle Istituzioni affinché mettano in campo tutte le risorse disponibili per evitare che altri giovani perdano la vita sulle strade.
Fonte: Repubblica