Sono circa trentamila, tra dipendenti a tempo indeterminato e a tempo determinato, i lavoratori dipendenti di enti, aziende e società della Regione che attendono dall'inizio dell'anno di percepire lo stipendio. Con la "manovrina" di 136 milioni di euro, potrà essere garantito il saldo fino alla fine di giugno. A luglio l'Ars dovrà mettere mano a una manovra di assestamento di Bilancio per garantire la copertura delle spese fino al 31 dicembre.
Intanto, la "manovrina", che sta avendo vita tribolata all'Ars, se non sarà riscritta per l'ennesima volta, prevede una serie di finanziamenti che dovrebbero consentire una boccata di ossigeno ai lavoratori da mesi senza stipendio, ma anche ad alcune istituzioni di riprendere la funzionalità.
Per la partecipazione finanziaria alle spese di gestione teatro Stabile di Catania, è previsto un finanziamento di un milione e 39mila euro; per il teatro Massimo Bellini di Catania, 7 milioni e 298 mila euro; per il teatro Stabile Biondo di Palermo, 1 milione e 523 mila euro; per l'lnda, 341 mila euro; per Taormina-Arte, 207 mila euro. Il contributo previsto per il teatro Massimo di Palermo ammonta a 3 miliani e 884 mila euro, mentre quello per l'Orchestra sinfonica siciliana è di 4 milioni e 521 mila euro.
Inoltre, 898 mila euro sono previsti per l'Istituto per ciechi di Palermo; 4 milioni sono destinati agli Ersu; 499 mila euro agli enti che gestiscono scuole di servizio sociale. Ai consorzi di bonifica sono destinati 14 milioni; all'Irvos 884 mila euro. Circa 190 mila euro sono previsti per il Consorzio per la ricerca sulla filiera lattiero-casearia; 904 mila euro all'Istituto per l'incremento ippico di Catania. Per le attività istituzionali, all'Esa saranno versati circa sei milioni. Alle università di Palermo, Catania e Messina andranno 9 milioni e 651 mila euro per l'istituzione di borse di studio per le facoltà di medicina; circa 4 milioni e 200 mila euro all'Arpa. Risorse sono previste anche per le associazioni anti-racket, per il sostegno ai familiari di vittime innocenti della mafia e per le parti civili in processi di mafia.
La conferenza dei capigruppo è stata convocata dal presidente dell'Ars, Ardizzone, oggi con all'ordine del giorno: «Determinazioni sulla manovra finanziaria». Difficilmente, però, sarà cambiato il calendario dell'Ars, già convocata il 27 maggio. Domenica prossima si vota per il rinnovo del Parlamento europeo e in 37 Comuni siciliani per eleggere sindaco e consiglio comunale. Unico capoluogo di provincia interessato dalla tornata amministrativa è Caltanissetta.
Nonostante la pressante richiesta del presidente della Regione, Crocetta, di riaprire i battenti a Sala d'Ercole, è piuttosto improbabile che negli ultimi giorni di campagna elettorale, l'Assemblea faccia ciò che non ha fatto nelle settimane precedenti. I problemi per la Sicilia nascono con il decreto legge con cui il governo Renzi ha deciso di dare 80 euro, ricorrendo allo sconto dell'Irpef in più al mese per circa dieci milioni di lavoratori italiani che hanno un reddito che va dai sedici ai venticinquemila euro.
Sconto Irpef che pesa in parte sulle Regioni. Alla Sicilia costerà circa 90 milioni, azzerando lo scambio di quote finanziarie con la Regione Puglia che ha ceduto a quella siciliana ottanta milioni di euro cash, in ambio di 96 milioni di Patto di stabilità.