il Pd siciliano unito e un rinnovato rapporto con il presidente della Regione, Crocetta. Sul come e sul quando si discuterà oggi al Nazareno, a Roma, dove il vicesegretario, Guerini, ha convocato il segretario regionale, Raciti, il capogruppo all'Ars, Gucciardi, lo stesso presidente, Crocetta, e il componente la segretaria nazionale, Faraone.
Ieri pomeriggio, invece, Raciti a Palermo si è confrontato con il suo predecessore, Lupo, e la sua vice, Spicola e con Cracolici, Zambuto, Crisafulli e il capogruppo a sala d'Ercole, Gucciardi. Sia pure con sfumature diverse, tutti avrebbero manifestato la volontà di superare le beghe all'interno del Pd e di dare una svolta all'azione di governo. Quindi, ricomporre i rapporti con il presidente della Regione, Crocetta.
«Il partito è unito - ha sottolineato Raciti -. Però, imprimere una svolta all'azione amministrativa non significa nominare un assessore "cuperliano", ma rinnovare la delegazione del Pd nella Giunta regionale. Questa è l'ultima chiamata. Crocetta, domani, ci dirà cosa intende fare».
Più morbidi sarebbero stati i toni dei "renziani" che vorrebbero chiudere la partita con l'ingresso in Giunta di un esponente dell'area Cuperlo, per evitare d'inasprire ulteriormente i rapporti con Crocetta. «Auspichiamo un'autentica unità del partito», ha detto Lupo. Obiettivo condiviso anche da Crisafulli che ha sostenuto l'opportunità di dare un forte profilo politico alla Giunta con la nomina di deputati: «Siamo tutti consapevoli che così non va. Bisogna cambiare la struttura di governo. Lo dicono anche Faraone e Montante».