Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
10/06/2014 07:15:00

Carnese: "Quale meritocrazia? A Marsala per i dipendenti comunali c'è la vicinocrazia"

Con una lettera aperta, ma indirizzata al sindaco di Marsala Giulia Adamo, il consigliere comunale Pino Carnese attacca sulla gestione del personale del Comune di Marsala. Parla di "vicinocrazia" più che di meritocrazia nella sua lettera inviata anche al presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano. Spostamento di personale, benefici, posizioni di privilegio, il consigliere di opposizione insiste sul fatto che al Comune i dipendenti che non assecondano le volontà dell'amministrazione finisce ai margini.
Ecco il testo della lettera di Carnese:
 

Il sottoscritto Giuseppe Carnese, Consigliere Comunale di Forza Italia, intende portare all’attenzione dell’intero consiglio comunale e della cittadinanza il “sistema” di gestione del personale in questo comune, dove non opera certamente la meritocrazia ma la “vicinocrazia” nel senso che solo chi è ammesso a corte gode e, porta con se, come dote personale, i benefici economici che gli vengono, con generosità, riconosciuti.
I riferimenti sono molteplici e vanno dai continui spostamenti di personale, magari di coloro che non assecondano pedissequamente i voleri di chi amministra, alla gestione delle posizioni organizzative che vengono allegramente istituite o eliminate a seconda se in quel posto deve andare a lavorare un dipendente ritenuto filogovernativo o meno. Ma la corda è stata tirata troppo proprio in questi ultimi giorni con una ripartizione del fondo dei dipendenti che ha sollevato l’indignazione dei dipendenti, delle organizzazioni sindacali e degli stessi dirigenti che hanno sentito l’obbligo di “censurare” l’operato dell’amministrazione e di tutti coloro che hanno consentito l’attuazione di tali vergognosi provvedimenti. Sì, “vergognoso” è stato l’aggettivo usato coralmente dalle Organizzazioni Sindacali che si sono riunite in seduta comune; “ vergognoso” è stato l’aggettivo usato da centinaia di dipendenti comunali che si sono visti destinatari di pochi spiccioli, a fronte di liquidazioni di migliaia di euro, evidentemente destinati sempre ai soliti noti; ”vergognoso” è l’aggettivo che mi sento di utilizzare per la poca trasparenza, coerenza, e disprezzo delle professionalità esistenti che vengono platealmente ignorate.
Non credo che questo organo politico possa assistere indifferente a tante ingiustizie, il personale viene gestito con una mentalità da bottega: se devo trasferire in un determinato posto un dipendente amico, prima, velocemente istituisco la P.O. e così l’amico, che mi è stato vicino è sistemato. Al contrario, se devo trasferire un dipendente poco disponibile e magari in quel posto c’era una P.O., non è un problema: elimino la P.O., ma con tutti i servizi connessi come si fa? Non si fa!
Così con il fondo salario accessorio, a regolamentare tutto è la medesima mentalità, che vede solo con gli occhi miopi del bottegaio, ignorando la rilevanza, la delicatezza di tantissimi servizi che solo perché “distanti” non vengono considerati. E se tutti questi centinaia di lavoratori si fermassero? Forse qualcuno si accorgerebbe che esistono, che producono, che accolgono con garbo e professionalità gli utenti.
Signori Amministratori allungate lo sguardo, ogni tanto scendete dai piani alti, girate per gli uffici, informatevi sui servizi resi, rimarrete stupiti di quanti bravi operatori potete disporre.
Sappiate incentivare anche loro!