Novità in Sicilia, dove l'ex ministro Cardinale ha dato vita alla formazione del "Patto dei Democratici Riformisti" , una specie di gamba moderata del Pd, per raccogliere voti al centro e tra gli ex Forza Italia, Grande Sud e Pdl. Già c'è il gruppo parlamentare. "Il Patto dei democratici riformisti (Pdr) non è un gruppo parlamentare a cui si aderisce per avere una collocazione all'Ars, ma un movimento che vuole partecipare al dibattito sulle riforme: a livello nazionale e regionale". A parlare è il portavoce del Pdr, Cimino.
Il Pdr nasce dalle ceneri del movimento dei Democratici riformisti per la Sicilia e vi aderiscono sette deputati regionali dell'ex-Drs, tranne il catanese Forzese. L'ulteriore balzo in avanti è stato voluto dal presidente onorario, Cardinale, che intende lanciare il nuovo soggetto politico moderato nell'orbita di Renzi.
«Il Pdr - si legge in una nota - guarda al Pd e a Renzi come punti di riferimento per un impegno che, auspichiamo, sarà sempre coincidente, sia dal punto di vista progettuale sia sotto l'aspetto elettorale. A tal proposito saranno compiuti tutti gli atti necessari a consolidare il rapporto di collaborazione con gli organi regionali e con quelli nazionali del Pd».
Prima delle prossime ferie estive, i dirigenti del Pdr organizzeranno «una grande assemblea di aderenti e simpatizzanti per tracciare le linee guida del movimento e per approvare un codice deontologico che faccia chiarezza sui programmi di riforme che s'intendono realizzare e sulle regole etiche di partecipazione alla vita e alle attività del movimento».