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16/06/2014 15:40:00

I Democratici per Trapani: "Bisogna costruire un'alternativa a Damiano"

Dopo la tornata elettorale europea che ha visto trionfare anche qui a Trapani il partito democratico, sull’onda del successo di Renzi, che ha portato alla conquista di un risultato imprevisto di dimensioni storiche, è necessario tornare alla vita politica cittadina.

Trapani vive una fase di profonda incertezza e di crisi. Tutte le questioni importanti che rimandano allo sviluppo civile ed economico non trovano risposta: la mancanza di lavoro, il peso insostenibile delle tasse, il potenziamento delle strutture del porto e dell’aeroporto, il salvataggio delle sue istituzioni culturali (Biblioteca Fardelliana, Consorzio Universitario, Ente Luglio Musicale).

La paralisi politica ed amministrativa si trascina tra la prospettiva di un sindaco isolato ed una classe politica che appare ripiegata su se stessa. Tanti, troppi cittadini vivono questa situazione con profondo disagio.

La rabbia e l’impotenza si diffondono sempre più tra la cittadinanza. Si pensi ai tanti disoccupati che hanno perso il lavoro, i giovani che non lo trovano. Si pensi ai piccoli esercenti tartassati e abbandonati a se stessi, in particolare quelli del centro storico che vedono sfumare una occasione di sviluppo per le loro aziende.

E’ possibile fare qualcosa, legare lo sviluppo del turismo alle iniziative culturali ? Mentre l’Ente Luglio Musicale è in crisi, è necessario collegarsi anche a quello che la città offre. I nostri giovani che escono dal conservatorio, le tante associazioni che producono attività artistica e teatrale, gli stessi artisti di strada possono essere coinvolti nella accoglienza e nella animazione turistica.

E’ solo un esempio di quello che è possibile realizzare con pochissime risorse economiche. Occorrono idee e capacità di relazione con queste realtà.

Per fare questo è necessario dare una svolta politica alla città!

La decisione del partito democratico di Trapani di presentare la mozione di sfiducia contro il sindaco Damiano ha il merito di fare emergere con chiarezza l’alternativa tra la continuazione di questa fallimentare esperienza amministrativa o la fine prematura per tornare alle urne, con lo scioglimento del consiglio e la nomina di un commissario.

Ma la mozione di sfiducia ha il grande limite di essere stata assunta al chiuso delle stanze di palazzo senza, peraltro, trovare l’unità del gruppo consiliare e del partito.

Per essere credibile e per dare una prospettiva alla città è necessario che la sfiducia al sindaco venga costruita con le persone, con le associazioni, oltre che con i partiti da alleare. Va costruita insieme ad un programma di sviluppo della città.

Quello che occorre è avviare una nuova fase politica di costruzione dal basso del progetto di alternativa di governo al sindaco Damiano, dove nessuno può pensare a scorciatoie individuali oppure a formule già pronte per affermare nuovi equilibri di potere.

Per questo il circolo Democratici per Trapani torna a chiedere con determinazione una sessione di consigli comunali aperti, ovvero la preparazione di momenti di confronto rivolti alla partecipazione delle associazioni, dei partiti, dei cittadini su temi di fondamentale importanza : il bilancio di previsione 2014, le tasse locali che occorre ridurre soprattutto per i cittadini più poveri, i servizi pubblici e i servizi sociali.

Occorre coinvolgere la città su una nuova idea di futuro da costruire.

Soltanto la partecipazione attiva e il confronto pubblico tra associazioni, forze politiche e cittadini potranno mobilitare energie fresche per dare la spinta necessaria al cambiamento, per una nuova fase amministrativa che dia finalmente risposte alla città di Trapani.
 

Il portavoce
Antonio Gandolfo