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17/06/2014 16:39:00

Scatta lo sciopero dei benzinai. In Sicilia aderiscono circa 1700 stazioni

I sindacati Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa hanno annunciato la propria mobilitazione che si svolgerà con la chiusura dei distributori self service durante gli orari di apertura di oggi e la proclamazione dello sciopero generale previsto per domani mercoledì 18.

La protesta dei benzinai contro i prezzi troppo alti del carburante imposti dalle compagnie petrolifere prospetta un’agitazione che sarà come sempre degenerativa soprattutto per gli automobilisti. Le previsioni hanno stabilito che ci sarà una partecipazione approssimativa di 1700 stazioni di servizio in Sicilia.

Non è casuale la scelta di giorno 18 per lo sciopero generale, che coincide con l’assemblea Up a cui saranno presenti le principali compagnie petrolifere. E’ a loro che in primo luogo si rivolgono i gestori oltre che allo Stato con cui pretendono un “rapido e serrato confronto nel settore e soprattutto con Governo e Parlamento”.

L’insostenibilità dei prezzi troppo alti che sono obbligati a tenere è il risultato dell’egemonia delle compagnie che continuano ad imporre prezzi privi di alcuna competitività, lesivi soprattutto per gli automobilisti consumatori.

Da giorno 21 sino al 28 giugno sarà sospesa inoltre qualsiasi forma di pagamento elettronico: solo contanti per chiunque dovesse rifornirsi di carburante.

Un grave disagio per molti che – per necessità o paura di restare “a secco”- si sono già catapultati in massa nelle stazioni di servizio. In questi anni abbiamo già avuto modo di constatare come tra tutti gli scioperi, quello dei benzinai susciti sempre più scalpore e un’agitazione generale da parte anche di chi – ignaro delle motivazioni della mobilitazione – “deve fare il pieno” perchè non può rischiare, anche se troppo spesso questi scioperi si sono dimostrati solo dei “bluff”, quasi delle strategie di marketing che puntano tutto sul via vai generale, sulla difficoltà della classe media e sulla preoccupazione collettiva di “rimanere a piedi”, perchè soprattutto a Palermo non ci si può di certo affidare al corretto funzionamento dei mezzi pubblici.