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19/06/2014 06:25:00

Pino Milazzo: “Adamo non dica bugie sull’amministrazione Carini”

Pino Milazzo, consigliere comunale a Marsala, ha scritto una lettera al sindaco Adamo. La cui sintesi potrebbe essere “il sindaco dice bugie”. Milazzo, non è la prima volta che interviene così lei. Quali sono queste bugie del sindaco?

 

Ce ne sono tante.

 

Ci pensi bene.

 

Il sindaco Adamo sta facendo propaganda, si vanta di aver avviato tante opere pubbliche negli incontri con le borgate. Non è vero. Nel piano triennale ci sono tutte opere che aveva previsto la precedente amministrazione Carini.

 

Di cui lei fu assessore ai lavori pubblici.


E’ partito tutto da noi, e lei adesso ha avuto il piacere di inaugurare i lavori. Abbia almeno il buonsenso di dire che è stato merito della precedente amministrazione. Ora ha il coraggio di andare nelle borgate e dire che hanno mantenuto l’impegno a realizzare l’opera. Non è vero. E’ merito nostro. La piazza a Strasatti, o l’incrocio di contrada Paolini. Per fare due esempi. Non li sta realizzando lei.


Diamo a Carini quel che è di Carini?


Se si va a guardare i piani triennali delle opere pubbliche che in questi due anni l’amministrazione Adamo ha presentato non c’è un investimento nuovo. Si è inventata il monumento ad Anita Garibaldi, per fare lo smacco a Renzo Carini di non continuare il monumento ai Mille. La città non può essere amministrata seguendo le antipatie e le diatribe tra parenti. Non ci sto.


Il Piano opere pubbliche però è passato dal consiglio comunale. E voi l’avete approvato.


Quando ho avuto il piacere di fare l’assessore, mi confrontavo col consiglio comunale. Ascoltavo le esigenze del consiglio, che poi erano quelle della città. Quel piano triennale era frutto del mio lavoro ma anche di tutto il consiglio comunale. I piani triennali prima si discutevano in commissione, si vedevano quali erano le esigenze del territorio, quali erano le priorità. Poi arrivava alla votazione che avveniva all’unanimità, non a maggioranza. Ma adesso non succede più così. Il sindaco in due anni è stata pochissime volte in consiglio comunale.


Per questo avete votato una mozione di censura nei confronti della giunta e dei dirigenti?


Per Adamo questo consiglio non esiste, ed è grave. Non siamo stati nominati, ma eletti dal popolo. E ha il dovere di ascoltarlo.


Negli incontri di questi giorni il sindaco Adamo ha detto che non ha potuto fare di più perchè ha trovato il patto di stabilità sforato di 11 milioni di euro. Milazzo, ha dato la colpa alla vostra amministrazione.


Anche questa è una bugia. E lo posso provare con documenti alla mano. Il sindaco Adamo deve avere il buonsenso di capire cos’è il bilancio.


Non dica così. La Adamo ha molta esperienza amministrativa.


Sì ma a lei interessa quello che vuole fare, poi i soldi si devono trovare per forza. Se la ragioneria le dice che non si può fare magari prende il dirigente e lo porta in un altro posto, perchè non è stato ubbidiente ai suoi capricci. Questo la gente lo deve sapere.


Torniamo al patto di stabilità. Lo avete sforato lei e Carini o no?


Quando mai... Se guardiamo l’ultimo bilancio che abbiamo presentato, al 31 dicembre 2011, ci sono 21 milioni circa di disponibilità di cassa. Non sono cifre che mi sono inventato ma sono le carte che parlano. Poi c’è un avanzo di amministrazione di 16 milioni di euro. Non abbiamo sforato il patto di stabilità.


Sì, ma poi ci sono stati altri 5 mesi di amministrazione Carini.


Abbiamo fatto ordinaria amministrazione. Nessun impegno di spesa. Solo il pagamento di stipendi e bollette. E’ stata lei che da giugno fino a fine anno non è stata brava a reperire le somme. Il patto di stabilità l’ha sforato lei. Non noi. Non Carini. Non lo può accusare.


Magari sono arrivati meno soldi dallo Stato nel primo anno di amministrazione Adamo.


Questo è possibile. Ma non dica che è stato Carini a sforare il patto di stabilità.

  

C’è da dire che poi è stato di molto ridotto questo deficit.

  

Poi ci sono state delle compensazioni. Meglio così.

  

L’assessore Benny Musillami ha annunciato che nell’area militare di via Dante Alighieri potrà sorgere una sorta di cittadella della sicurezza. Con tutte le forze dell’ordine che faranno base in quell’area che è grandissima e abbandonata. Ma non c’era una convenzione con il Ministero della Difesa? Che fine ha fatto?

  

E’ saduta lo scorso anno. Ma non ci voleva molto per rinnovarla.

 

Cosa prevedeva questa convenzione?

  

Era stata fatta tra l’amministrazione Carini e il Ministero della Difesa che vi assicuro non ha nessuna intenzione di regalare beni al Comune. Adamo se lo sogna di avere l’area della circonvallazione regalata, non ci riuscirà mai. La legge dice che il ministero non può regalare al Comune, ma che può vendere dei beni o al massimo commutare. Nella fattispecie era una commutazione. Noi commutavamo con i Capannoni Nervi e l’ex idroscalo di Sappusi. Per l’area dell’ex polveriera in via Dante facevamo una variante urbanistica in modo tale che aveva un maggior valore per il Ministero. Se l’area ha un valore di 1,5 milioni di euro, facendo una variante urbanistica per realizzare quello che loro, il ministero, allora ci dissero di voler fare come un centro commerciale, allora il valore aumentava, che so, a 3 milioni di euro. Questa aumento di valore che concedevamo al Ministero veniva ricompensato con i capannoni nervi, di cui il Comune diventava proprietario senza alcun investimento e con possibilità di lavoro per i cittadini, se il Ministero avesse realizzato quanto previsto. Ma Adamo ha fatto perdere tutto.

  

E il progetto dell’ex scalo merci alla Stazione ferroviaria che fine ha fatto?


Le Ferrovie dello Stato, se noi, attraverso una variante, davamo la possibilità di realizzare un parcheggio e delle le palazzine, ci realizzavano un sotto passo che da Corso Calatafimi raggiungeva via Gandolfo. Anche questo è stato cestinato. Se si continua con questo modo di fare non si realizzerà mai niente. Solo perché aveva dissidi con Renzo Carini non porta avanti progetti della precedente amministrazione. E’ grave. Non fa un torto a Carini, ma a tutta la città.