L’articolo 1 della Costituzione afferma: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.
L’articolo 32 afferma: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
Purtroppo entrambi gli articoli a Marsala ed in provincia sono stati da sempre molto disattesi.
Ma se l’assenza di lavoro, che è un problema drammatico, dipende anche da fattori nazionali ed internazionali, la situazione sanitaria dipende dalla Regione e dall’Azienda Sanitaria Provinciale.
Da sempre i governi regionali hanno favorito gli ospedali pubblici e privati convenzionati delle grandi città (Palermo - Catania - Messina), trascurando quasi artatamente la sanità delle altre provincie. Ma la responsabilità è stata ed è anche dei gruppi dirigenti locali che spesso hanno difeso il proprio piccolo orticello.
Oggi purtroppo dobbiamo ancora constatare che, nonostante l’impegno della maggior parte delle donne e degli uomini che lavorano nel mondo sanitario (medici - infermieri -tecnici - ausiliari - amministrativi), molte persone sono costrette ad andare fuori provincia o regione per potersi curare, anche per patologie comuni, ma non tutti se lo possono permettere, sia per problemi economici che di lavoro. Una malattia curabile può diventare incurabile per il ritardo con cui viene diagnosticata.
Per la maggioranza di patologie, non vi è motivo che ciò avvenga. Si dovrebbe andare fuori provincia o regione solo per interventi di Cardiochirurgia, Neurochirurgia, per diagnosi e cure di Malattie Rare, per i Trapianti d’Organo e poche altre patologie.
Intorno alla Sanità ci sono troppi interessi economici e clientelari, quasi sempre sulla pelle dei cittadini!
Da sempre la Medicina si è basata e si baserà sulla Prevenzione, sulla Diagnosi Precoce, sulle Terapia e sulla Riabilitazione.
La prevenzione è fondamentale per qualsiasi patologia. Ad esempio, da tempo è assodato che l’alimentazione mediterranea, l’attività fisica, la lotta all’obesità e al fumo di sigaretta, prevengono sia le malattie cardiovascolari che quelle oncologiche. Chi si occupa di prevenzione vera? L’ASP, l’Amministrazione Comunale, la Scuola? Forse nessuno.
La diagnosi precoce, oggi con la diagnostica esistente è possibile per la maggioranza delle patologie, ed in provincia abbiamo apparecchiature all’avanguardia ma poco utilizzate: perché?
In atto per poter fare alcune visite specialistiche o indagini varie, TAC, RISONANZA MAGNETICA, ECOGRAFIA, ELETTROCARDIOGRAFIA da SFORZO, DOPPLER VASCOLARE, ENDOSCOPIE O ALTRO, a volte ci vogliono mesi, con grave rischio per la salute del paziente. Oppure si è costretti ad andare dai privati, e non tutti se lo possono permettere.
Una diagnosi fatta in ritardo significa una terapia che inizia in ritardo, con rischi anche di non guarigione quando magari questa era possibile.
A volte negli ospedali di questa provincia non si trovano posti letto per ricoverare pazienti acuti, soprattutto a Marsala, che ha un ospedale per circa 240 pazienti, e in atto ne può ricoverare circa la metà. Perché avviene questo? A chi conviene?
Se vogliamo avere qualità anche in provincia , e dobbiamo averla, è necessario orientare i nostri ospedali principali (Trapani- Marsala- Castelvetrano), ognuno soprattutto verso una branca della medicina, CARDIOVASCOLARE, ONCOLOGICA, MATERNO INFANTILE O ALTRO. Solo così si può fare qualità e creare centri di eccellenza.
Purtroppo spesso ancora oggi per diagnosticare e curare un TUMORE, patologia sempre più frequente, ma con alta probabilità di guarigione se la diagnosi e la terapia vengono fatte precocemente, si è costretti ad andare fuori provincia o fuori regione. Questo può comportare un ritardo nell’inizio delle cure con meno probabilità di guarigione, maggiore sofferenza psico-fisica e più costi per il paziente e per i familiari.
Si potrebbe orientare l’ospedale di Marsala verso la diagnosi e la cura delle Malattie Oncologiche, e allocarvi un centro di Radioterapia usufruibile da tutta la provincia, visto che sarebbe equidistante sia da Trapani che dalla Valle del Belice.
In atto, i cittadini marsalesi per la semplice somministrazione della chemioterapia si debbono spostare in altri ospedali. Perché? Questo non è accettabile.
Una tale organizzazione con servizi più efficienti, ridurrebbe sia la mortalità che l’emigrazione sanitaria, obiettivi fondamentali per qualsiasi paese civile, ma ridurrebbe anche la spesa sanitaria sia dell’ASP che dei pazienti.
Il PD di Marsala si impegna affinché l’articolo 32 della Costituzione valga anche per i nostri cittadini.
Per tale fine abbiamo chiesto un incontro con la Direzione Generale dell’ASP e a breve chiederemo un nuovo incontro con l’assessore regionale alla salute.
Il segretario del PD di Marsala
Dott. Alberto Di Girolamo