A Trapani oltre a bar, paninerie, rosticcerie, anche esercizi di tipo artigianale, come gelaterie, panifici, pasticcerie, pizzerie a taglio e d’asporto potrebbero attrezzarsi con tavoli di appoggio e sgabelli per fornire ai loro clienti il servizio di “somministrazione non assistita” per il consumo immediato dei prodotti.
M ancora il nuovo regolamento, già stilato dagli uffici comunali, sulla base di un indirizzo amministrativo del consigliere di Forza Italia, Francesco Salone, che ha proposto appunto la modifica del regolamento, giace sul tavolo dell'assessore Antonello Giglio, che in quanto soggetto proponente lo deve trasmettere al Consiglio Comunale per l'approvazione definitiva. Un ritardo che Salone ritiene non più tollerabile e che lo ha indotto a presentare una interrogazione al sindaco ed allo stesso assessore.
«La stagione estiva è iniziata. I turisti circolano per le nostre strade. Ogni giorno la mancanza di queste modifiche al regolamento si traducono in mancate opportunità di guadagno per diversi esercizi – ricorda Salone –. Mi stupisco che ciò non si comprenda. È per questa ragione che ho presentato una interrogazione nella quale, infine, non faccio altro che sollecitare l'assessore alla firma ed alla trasmissione del regolamento».
«Del resto – afferma Salone – le linee guida del regolamento sono determinate in massima parte dalla legge, io stesso, oltre all’indirizzo amministrativo, ho predisposto e modificato tale regolamento per agevolare e velocizzare l’amministrazione, non vedo cosa altro si possa aggiungere. E se anche l'assessore Giglio ritenesse di poter migliorare quanto già egregiamente fatto dagli uffici dovrebbe ben sapere, essendo assessore alle attività economiche, che in economia e negli affari la scansione dei tempi e la tempestività sono fattori di successo tanto quanto i prodotti o i servizi resi».
«Vorrei pertanto ricordarglielo, rivolgendomi anche al sig. sindaco perché lo solleciti per la firma, – conclude Salone –, che il nuovo regolamento è stilato in forza della Legge 9 agosto 2013, n. 98 recante disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia (Decreto “del Fare”). “Decreto del fare” e non decreto del rallentare o del fare attendere. Non vorrei si tradisse lo spirito della legge per un eccesso di zelo».