Anna Patrizia Messina Denaro non è l’unica sorella della ‘’primula’’ di Cosa Nostra ad essere imputata davanti al Tribunale di Marsala. Per riciclaggio, infatti, alla sbarra c’è anche Bice Maria Messina Denaro. E con lei, sempre per riciclaggio, sono imputati il marito Gaspare Como, le sorelle di quest’ultimo, Valentina e Giovanna Como, e Gianvito Paladino. La vicenda è relativa a una ditta che si occupava della vendita di capi d’abbigliamento nella quale, secondo l’accusa, sarebbero stati reinvestiti capitali di illecita provenienza. L’inchiesta è stata condotta dalla Dia di Trapani, secondo la quale Gaspare Como era solo formalmente il titolare dell’attività commerciale. Il cognato del boss latitante di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro sarebbe stato, insomma, solo un ‘’prestanome’’. A difendere gli imputati sono gli avvocati Celestino Cardinale, Vincenzo Salvo, Gallina Montana, Scaminaci e Giuseppe Ferro di Gibellina. Nell’ultima udienza, a rispondere alle domande del pm Antonella Trainito è stato il maresciallo della Dia Massimo De Roma, che a fine novembre 2012, assieme ad alcuni colleghi, si recò a Castelvetrano per sequestrare una Wolksvagen Tuareg intestata a Gianvito Paladino.