L'approvazione della legge che istituisce l'anagrafe scolastica nella nostra Regione costituisce un tassello importante verso la realizzazione di un sostanziale diritto allo studio.
L'anagrafe, introdotta a livello nazionale dalla L. 53/2003, e non ancora esistente in Sicilia, crea un supporto statistico fondamentale per tutti i soggetti, pubblici e privati, che operano nel mondo dell'istruzione.
Conoscere i dati in maniera completa e non duplicata consente di governare i processi e di intervenire sulle criticità per attuare politiche di contrasto dell'abbandono scolastico. La dispersione scolastica raggiunge in Sicilia il 25%, a fronte di un livello massimo, fissato da Europa 2020, del 10%. Una cifra-vergogna, che ha refluenze dirette sul livello di disagio economico e sociale e vale 4 punti di PIL.
Conoscenza e mappatura del fenomeno sono presupposti indispensabili per il contrasto dell'abbandono e per la promozione di una crescita sostenibile ed equa, perché lo sviluppo della conoscenza è il vero investimento strategico che cambierà le sorti della Sicilia. Il Governo e il Parlamento lavoreranno adesso alacremente all'approvazione di una compiuta legge sul diritto allo studio.