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28/06/2014 09:36:00

Truffa aggravata, condannato Michele Abrignani, primario dell'ospedale di Marsala

Per truffa aggravata in danno dell’Asp, il gup Annalisa Amato ha condannato il dottor Michele Abrignani, 62 anni, primario di neurologia all’ospedale ‘’Paolo Borsellino’’ di Marsala, a sei mesi di reclusione, nonché a 200 euro di multa. La pena è stata patteggiata. Il medico, difeso dall’avvocato Paolo Paladino, è stato accusato di avere intascato le somme versate da diversi pazienti per visite mediche specialistiche intramoenia effettuate nel suo studio privato (somme che, invece, dovevano essere versate all'Asp), né i pazienti sarebbero stati avvertiti sulla possibilità di prenotare le visite al Cup dell’Azienda sanitaria provinciale, cui versare il denaro. A condurre l'indagine, coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa e dal sostituto Anna Sessa, è stata la sezione di pg della Guardia di finanza presso la Procura. La stessa accusa mossa ad Abrignani è stata formulata anche per un altro primario dell’ospedale di Marsala, Giuseppe Ribaudo, 59 anni, direttore dell'unità operativa di chirurgia generale, che lunedì dovrà comparire davanti al giudice dell’udienza preliminare. A difenderlo saranno gli avvocati Arianna Rallo e Stefano Pellegrino. Inizialmente, per entrambi i medici, l’accusa è stata quella di peculato. L’indagine è stata effettuata con diversi appostamenti nei pressi dei due studi medici privati. Ciò per individuare i pazienti che vi si recavano per farsi visitare. Ignari degli obblighi dei medici ospedalieri, che hanno un rapporto di ‘’esclusiva’’ con la struttura pubblica di cui sono dipendenti. Interrogate, le persone sottoposte a visita dichiaravano di averse versato il denaro direttamente nelle mani dei due primari. Per contrastare il fenomeno, da quest’anno è vietato i medici dipendenti di strutture pubbliche effettuare visite nei loro studi privati. Dovranno farlo in locali messi a disposizione dall’Asp. E’ stata fatta luce, inoltre, su una ‘’prassi consolidata’’ secondo la quale se non ci si sottopone prima a visita nello studio privato, i tempi d’attesa per un intervento chirurgico in ospedale diverrebbero più lunghi. Quando si seppe dell’indagine a carico di Abrignani e Ribaudo, il direttore generale dell’Asp di Trapani, Fabrizio De Nicola, dichiarò: ‘’Ho già dato disposizioni di avviare un procedimento disciplinare, che avrà ovviamente le conseguenze che il caso prevede’’. Fino al licenziamento, in caso di condanna. ‘’L’ufficio personale – continuò De Nicola – ha provveduto a inviare nota per dare i termini a difesa, per consentire ai due medici di fornire le loro valutazioni. La conseguenza disciplinare dipenderà dal tipo di condanna. La sanzione disciplinare sarà adeguata alla decisione dei giudici. Si può arrivare anche al massimo’’