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05/07/2014 06:57:00

Marsala, dopo la condanna sospeso dall'Asp il ginecologo Gaudino

 Il Tribunale civile di Marsala ha confermato la decisione dell’Asp di sospendere cautelativamente dal servizio il dottor Domenico Gaudino, arrestato nel luglio 2013 e poi condannato (in primo grado) a 1 anno e mezzo di reclusione per tentata violenza sessuale su una paziente. Contro il provvedimento dell’azienda sanitaria provinciale ‘’Mimmo’’ Gaudino aveva fatto ricorso appigliandosi a una questione formale. E cioè, lamentando il fatto che l’Asp non aveva preventivamente avviato un procedimento disciplinare. Ma il medico ha perso la causa civile sia in primo che in secondo grado. A dargli torto, infatti, sono stati prima il giudice del lavoro Caterina Greco e poi anche il Tribunale in composizione collegiale, che hanno ritenuto legittima la sospensione dal servizio. A difendere l’Asp sono stati gli avvocati Enza Pamela Nastasi e Vincenzo Savalla. A denunciare Gaudino, nel marzo 2013, fu una donna che si recò nel suo studio per una visita ginecologica. Gaudino, dopo aver chiuso la porta del suo studio, avrebbe iniziato a palpeggiare la donna mentre questa era distesa sul lettino, chiudendole la bocca con una mano per non farla urlare. La paziente, però, riusciva a divincolarsi e a tentare di rifugiarsi nel bagno dello studio. Il ginecologo, che a quanto pare aveva iniziato a svestirsi, l’avrebbe raggiunta e bloccata di nuovo tentando ancora di abusare della vittima, ma anche questa volta la donna, minacciando di mettersi a gridare, riusciva a farlo desistere. Rivestitasi, la paziente si faceva aprire la porta dello studio e andava via. Poi, sporse denuncia ai carabinieri, che avviarono un’indagine, con intercettazioni e analisi di tabulati telefonici. Successivamente, d’intesa, con gli inquirenti e a seguito dei pressanti inviti del medico che diceva di voler chiarire il fatto e offrendo di darle medicinali gratis, la donna si recava nuovamente dal ginecologo, nel cui studio i gli investigatori avevano, nel frattempo, piazzato una ‘’cimice’’ con cui, all’esterno, potevano ascoltare quanto avveniva all’interno. Anche stavolta, il medico tentò l’approccio sessuale e a seguito di ciò il gip di Marsala dispose gli arresti domiciliari. All’epoca del fatto, Domenico Gaudino era anche responsabile del Consultorio ‘’Marsala centro’’ dell’Asp. Già in passato, il medico era stato condannato per tentata violenza sessuale su una ragazza che si era recata nel suo studio per una visita ginecologica.

Donna condannata per bancarotta
MARSALA – Il Tribunale di Marsala ha condannato a 8 mesi di reclusione, per bancarotta, la marsalese Vita Maria Abrignani, 49 anni, da tempo residente a Reggio Emilia. I fatti contestati risalgono al 2008, quando la donna era legale rappresentante della ‘’Ecotrasport’’. A difendere l’imputata è stata l’avvocato Felicita Tranchida, che è riuscita a far derubricare l’accusa da bancarotta fraudolenta a bancarotta semplice. Riuscendo, così, ad attutire la ‘’botta’’ della giustizia.

Sequestro Denise, processo d’appello: i ‘’non ricordo’’ di Alice Pulizzi
PALERMO – Sono stati parecchi i ‘’non so’’ e ‘’non ricordo’’ di Alice Pulizzi, sorella minore di Jessica Pulizzi, nel processo d’appello per il sequestro di Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara il primo settembre 2004. ‘’Non conoscevo Denise – ha inoltre dichiarato la sorella minore dell’imputata – non sapevo che mio padre aveva un’altra figlia’’. Al termine del processo di primo grado, il tribunale di Marsala mandò assolta Jessica Pulizzi con la formula che richiama la vecchia insufficienza di prove. Prossima udienza del processo d’appello sarà il 18 luglio. In quella data sarà affrontato il tema delle intercettazioni non trascritte e non acquisite nel processo di primo grado.