Riprendono oggi al Civile, seppur a singhiozzo, le infusioni con il cosidetto «metodo Stamina» su due bambini malati che hanno ottenuto in tribunale la nomina di un «commissario ad acta».
«Se nella Costituzione è garantito il diritto di autodeterminazione del malato, e per la malattia non esiste una terapia certa ed efficace, io credo non si possa negare l'accesso volontario a una sperimentazione, anche se poi non si riscontreranno effetti positivi», ha detto ieri Giuseppe Morfino, presidente dell'Ordine dei medici di Trapani, lasciando l'ospedale bresciano, dopo aver completato le pratiche burocratiche necessarie per programmare per oggi l'infusione su un bambino siciliano.
Morfino è stato nominato dal giudice come «ausiliario» del Tribunale di Trapani per adempiere all'ordinanza che autorizza il piccolo affetto da una sindrome genetica ad accedere alle cure con il metodo contestato. Il bambino aveva già ricevuto una prima infusione a marzo: la seconda gli sarà praticata questa mattina.
Con Morfino, che è capo equipe, saranno presenti un medico anestesista, un'infermiera e un ortopedico, tutti volontari provenienti da Trapani, oltre a Marino Andolina, pediatra e vice presidente di Stamina Foundation, e alla biologa Erika Molino: il primo è stato nominato dal Tribunale di Pesaro «commissario ad acta» per il caso di Federico (il bimbo di Fano affetto dal morbo di Krabbe) pur essendo destinatario di una richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Torino; la seconda è stata nominata dal Tribunale de L'Aquila «coordinatrice dell'equipe», pur essendo sotto inchiesta per «esercizio abusivo della professione» di biologa. L'ennesimo pasticcio di una vicenda incredibile.
LA SCELTA del presidente dell'Ordine dei medici trapanese di adempiere all'ordinanza è una novità - tanto più considerando il fatto che a Brescia il suo omologo Ottavio Di Stefano ha rifiutato analogo incarico - così come la presenza nell'equipe di medici volontari. «Ma non ho faticato a trovare colleghi che mi accompagnassero - rivela Morfino -: ho semplicemente chiesto, e loro hanno risposto positivamente».
L'infusione è stata programmata per stamattina perché ieri pomeriggio il laboratorio interno dell'ospedale era occupato da attività non rinviabili, e la biologa torinese non avrebne raggiunto Brescia in tempo. Il paziente aveva già effettuato gli esami pre-intervento, che hanno dato risultato positivo: per questo oggi sarà ricoverato solo poco prima dell'intervento. Ma stamattina Andolina sarà impegnato anche in una seconda infusione con le cellule staminali mesenchimali adulte trattate con il metodo Stamina: la farà su Federico, che ieri ha completato le pratiche amministrative necessarie per l'accesso al Civile.