15,15 - Sulle dimissioni di Giulia Adamo interviene anche Antonio Vinci, vice sindaco. Vinci, non aveva seguito le indicazioni del suo partito, il Pd, che aveva deciso il ritiro dalla giunta Adamo. Sia lui che Genna (l'altro assessore in quota Pd) nonostante la decisione della direzione del Pd avevano deciso di non dimettersi, andando contro quanto aveva deliberato la direzione del partito. E lancia una stoccata al segretario del Pd di Marsala, Alberto Di Girolamo. Vinci voleva provare a continuare ad amministrare la città, ma le dimissioni di Adamo hanno rovinato il piano. Ecco la sua nota.
Apprendo dal Segretario generale del Comune che Giulia Adamo ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Sindaco. La decisione giunge in un momento in cui personalmente e con il contributo di alcune forze politiche, che avevano consentito l’elezione della stessa Adamo e della maggioranza, si stava cercando di trovare un intesa in favore della Città. Sono convinto, infatti, che chi fa della buona politica deve guardare non al bene personale ma a quello della collettività. Ecco perché ho scelto, assieme alla collega Antonella Genna, di chiedere al nostro partito una riflessione considerato che vi sono degli atti necessari e impellenti da predisporre e esitare per il bene della nostra comunità che non potevano essere accantonati: il bilancio, il piano triennale delle opere pubbliche, ecc. A tal riguardo sono profondamente amareggiato delle odierne dichiarazioni riportate dalla stampa dalle quali ho appreso che per l’attuale segretario del Pd Alberto Di Girolamo l’approvazione del bilancio non sarebbe altro che una scusa e che invece, sia io che la Genna, avremmo deciso di continuare per interessi personali, per lo stipendio e per la poltrona. Niente di più falso. Forse è lui che spera di andare al più presto alle elezioni per mire egemoniche. Riguardo all’attività amministrativa, voglio precisare che non ho mai fatto ostruzionismo alla Adamo e alla maggioranza di cui ho fatto parte fin dal 2012. Anzi, al contrario, ne ho sempre supportato le iniziative anche quando non le condividevo pienamente e ciò non per eventuali ritorsioni ma solo per senso di appartenenza alla maggioranza. Piena lealtà dunque a un progetto politico che ho scelto, assieme al Pd, nel 2012. Ambiguità e tradimento sono due accuse che rigetto al mittente e che non hanno mai fatto parte della mia storia politica personale. Qualcuno al contrario farebbe bene a fare un esame di coscienza. Non nascondo che quando venerdì scorso la Adamo ha rimodulato la Giunta ci sono rimasto male, molto male tanto che avevo già pensato alle dimissioni. Poi l’intervento della Prefettura e il mio dovere di dover amministrare in questi travagliati giorni la città, cosa che continuerò a fare – per l’ordinaria amministrazione - fino all’arrivo del Commissario Straordinario, così come prevede la legge.
14,30 - E' arrivata la nota ufficiale dall'ufficio stampa del Comune di Marsala sulle dimissioni di Giulia Adamo.
Il Sindaco della Città di Marsala, on. Giulia Adamo, ha rassegnato poco fa le dimissioni ufficiali dalla carica di primo cittadino nelle mani del segretario generale, dottor Bernardo Triolo. Sarà ora lo stesso massimo burocrate marsalese a comunicare la decisione dell’on. Adamo all’Assessorato Regionale agli Enti Locali che provvederà alla nomina di un Commissario Straordinario che si sostituirà a Sindaco e giunta fino alla prossima tornata elettorale. Rimane, invece, pienamente in carica il Consiglio Comunale sempre fino alle prossime elezioni (aprile-maggio 2015???). L’on. Giulia Adamo, già presidente della provincia regionale di Trapani e parlamentare regionale, era stata eletta alla carica di Sindaco della città di Marsala nel maggio del 2012. Al ballottaggio aveva avuto la meglio sull’altro candidato Salvatore Ombra.
14,20 - Le dimissioni del Sindaco comportano la decadenza della Giunta, organo di fiducia del primo cittadino, e la nomina di un commissario da parte della Regione Siciliana. Non viene sciolto il consiglio comunale, che pertanto rimarra in carica e lavorerà con il commissario. Si andrà a votare nella prima finestra elettorale utile che, secondo l'ordinamento degli enti locali in Sicilia, è in una domenica compresa tra aprile e maggio 2015.
14,00 - “A prescindere da i motivi politici e dai contrasti che hanno portato il mio partito ad uscire dalla maggioranza, non posso che esprimere apprezzamento per la scelta dell' On.Giulia Adamo. Un gesto che è segno di serietà politica e che merita grande rispetto ”. Lo dice la parlamentare del Partito Democratico, Antonella Milazzo a proposito delle dimissioni da Sindaco di Marsala.
13,45 - La notizia delle dimissioni di Giulia Adamo, sindaco di Marsala dal maggio del 2012, è confermata dall'ufficio stampa del Comune, che ha annunciato a breve una nota.
13.30 - Giulia Adamo, sindaco sospeso di Marsala, ha rassegnato le dimissioni. Lo ha annunciato con una lunga lettera pubblicata sul suo profilo Facebook. Questo il testo della lettera di Giulia Adamo.
Cari amici,
a seguito della recente sentenza della prima sez. penale della Corte d'Appello di Palermo, che rispetto ma ritengo profondamente ingiusta, dopo una profonda riflessione ho deciso di dimettermi dalla carica di Sindaco della città di Marsala.E' davvero singolare che venga considerata illegale la condotta con cui, come Presidente della Provincia ben 10 anni fa, ho scoperto e posto fine ad un vero e proprio latrocinio consumato per anni ai danni della cosa pubblica e che si tentava di continuare a perpetrare.
Infatti a seguito del mio intervento nella vicenda é risultato che il convitto, nei confronti del quale si era temporaneamente sospeso il pagamento delle rette, aveva indebitamente percepito dalla Provincia per un solo anno oltre 78 mila euro, che infatti, sono stati dallo stesso successivamente restituiti.L'attuale condanna , che ricordiamo non é definitiva e avverso la quale ricorreremo con fiducia alla Suprema Corte di Cassazione, giunge inaspettata dopo10 anni dai fatti e dopo due assoluzioni con con formula piena .
In questi giorni ho dovuto fare una scelta: dimettermi e accettare che un Commissario esterno si sostituisse all'amministrazione o mantenere il ruolo di Sindaco anche in regime di sospensione permettendo alla Giunta e alla maggioranza consiliare che avevano lavorato con me in questi anni di portare avanti il progetto scelto dagli elettori nel corso di una dura campagna elettorale.
E' indubbio che in questi due anni sono stati raggiunti importanti e significativi risultati:
La rinascita del nostro bellissimo centro storico tornato ad essere un "salotto" apprezzato dai cittadini e da moltissimi turisti , con l'apertura di decine di nuovi esercizi commerciali i cui gestori si sono impegnati ad abbellire con eleganza le nostre strade e le nostre piazza.
Le numerose iniziative culturali che hanno contribuito al significativo aumento del turismo ufficialmente certificato dagli appositi organi provinciali.
La riorganizzazione del servizio rifiuti con la reintroduzione del servizio porta a porta e l'apertura di molteplici isole ecologiche che ha portato in poco tempo al raddoppio della percentuale della differenziata con un conseguente considerevole risparmio economico.
Aver espletato con successo l'iter amministrativo per rendere cantierabile il progetto di messa in sicurezza del porto di Marsala ed aver attivato con successo le procedure per il suo finanziamento, sostituendoci al sistema burocratico regionale che lo aveva bloccato per più di un anno.
Aver raggiunto un accordo con la Myr nell'ambito del quale la stessa si è dovuta impegnare ad adeguare il suo progetto alle esigenze del porto pubblico accettando di invasare le fondazioni per permettere il dragaggio a 7 metri, rinunciando a più di 30 mila mc di cementificazione nel rispetto inoltre di tutte le esigenze degli operatori portuali .
Ottenuto 5 milioni di euro per il rifacimento della rete idrica della città.
Sbloccato il finanziamento di 24 milioni di euro per il completamento delle fognature della città con la firma del primo dei tre contratti previsti.
Riconquistato la bandiera blu di cui solo 5 comuni Siciliani possono vantare il possesso.
Ottenuto, grazie alla serietà del nostro progetto, l'accesso ai fondi Jessica per ricostituire un efficiente e moderno parco autobus che consenta ai nostri alunni e ai cittadini che risiedono nelle contrade di muoversi con dignità e sicurezza sul territorio.
Sbloccato il finanziamento per la realizzazione delle case popolari di via Mazzara dando finalmente dignità a decine e decine di famiglie che da anni vivono in una inaccettabile situazione di estrema incertezza e precarietà. Tant'è che tra poche settimane è previsto l'inizio dei citati lavori.
Aver attivato a Bruxelles la procedura per contestare la ripartizione, estremamente penalizzante ed iniqua, delle quote tonno per la marineria siciliana, che ha decimato la flotta peschereccia marsalese passata in pochi anni da 100 imbarcazione a circa 18.
Recupero di svariati milioni di euro di mutui contratti dalle precedenti amministrazioni per opere mai realizzate e per le quali in questi anni abbiamo pagati cospicui interessi che sarebbero stati impiegati per la riqualificazioni delle strade della nostra città.
Impossibile relazionare in queste poche righe tutto il lavoro svolto (riqualificazione dei quartieri popolari, riapertura dei teatri Impero e Sollima, avere portato in Europa la città di Marsala come punta di eccellenza per la produzione del vino, portato a termine i lavori di ristrutturazione che consentiranno l'imminente apertura del Palazzetto dello sport e dello Stadio comunale, riqualificazione di Porta Nuova ecc.......).
Certo, in questi anni abbiamo dovuto prendere anche decisioni difficili a seguito delle quali sono sorti contrasti, anche molto accesi, che ci hanno resi estremamente scomodi.
Rifarei tutto, con la stessa passione e lo stesso coraggio che dal primo giorno hanno caratterizzato il mio modo di fare politica.
La forza con cui in questi anni ho portato avanti la mia azione politico-amministrativa è sempre venuta dal grande consenso popolare e dell'affetto che i cittadini mi hanno costantemente dimostrato ed è per questo che prima di dimettermi ho voluto valutare la possibilità di proseguire il nostro progetto di rinascita della città, anche senza la mia attiva partecipazione, nelle more che si pronunciasse la Suprema Corte di Cassazione.
Tuttavia, a fronte delle numerosissime testimonianze di affetto e di stima ricevute in questi giorni e degli inviti a resistere, non ritengo che ci sia stato lo stesso senso di responsabilità da parte delle forze politiche e di alcuni assessori della giunta che, con la loro condotta ambigua hanno deluso e tradito, non tanto me, quanto coloro che credevano nel nostro progetto.
Non posso non ringraziare gli assessori Benny Musillami, Antonio Provenzano e Patrizia Montalto che hanno condiviso gli sforzi fatti in questi giorni per evitare il commissariamento della nostra città e per essermi stati vicini con lealtà e coraggio.
Con profonda e sincera commozione ringrazio i cittadini che hanno condiviso, sostenuto e collaborato al progetto di rinascita della nostra città con l'invito a vigilare perché gli sforzi fatti non vengano vanificati e le legittime aspirazioni non vengano tradite.
Dobbiamo essere orgogliosi di vivere in una grande città, la quinta della Sicilia, la cui storia deve spingerci a batterci tutti per il suo futuro.
11.45 - "Il partito democratico non rivede la decisione presa. Vinci e Genna stanno parlando a nome personale. Hanno avuto 5 giorni di tempo per riflettere, per dimettersi. Non l'hanno fatto e sono fuori dal partito" è quello che dichiara Alberto Di Girolamo, segretario del Pd di Marsala replicando alla nota di Vinci e Genna. "Non c’è caos nel pd marsalese. Il partito è limpido e chiaro. Il motivo del bilancio è una chiacchiera, è una scusa. Si poteva fare anche prima. Fa ridere questa scusa" continua Di Girolamo. "Abbiamo capito stanno lì per i loro interessi, per lo stipendio, per la poltrona. E’ un colpo di stato. Roba da prima repubblica, anzi, anche peggio".
11,00 - Un asse Vinci - Sturiano - Adamo. E' questa l'indiscrezione che trapela insistentemente dal palazzo. Un accordo per traghettare il governo della città. Fino a dove? Fino al bilancio, che può essere comunque discusso senza una giunta in consiglio comunale? In queste ore si fanno molto insistenti le voci di un accordo tra il sindaco "facente funzioni" Antonio Vinci, il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano, con la supervisione del sindaco sospeso Giulia Adamo. Lei a una settimana dalla condanna in secondo grado e dalla sospensione dalla sua carica non si è fatta viva.
09,45 - E' il bilancio la ragione per cui Antonio Vinci non si dimette. "Prima bisogna approvare il bilancio, poi mi dimetto". Dichiarazione strana, se si tiene conto che, in realtà, con le dimissioni della Giunta il consiglio comunale non verrebbe a cadere, quindi ci sarebbe comunque spazio e modo per discutere e approvare il bilancio come sempre è avvenuto. Vinci aggiunge che "è necessario creare una nuova maggioranza di traghettamento per rilanciare la città". E ancora: "Dal Pd ho avuto uno schiaffo che non mi aspettavo".
09,10 - Il vicesindaco Antonio Vinci e l'assessore Antonella Genna, del Pd, sono usciti allo scoperto. Annunciano non solo che non si dimettono - come chiesto loro dal partito - ma che si rimettono alla volontà del consiglio comunale, al quale chiedono un dibattito sulla situazione politica. Fuori dal politichese, la dichiarazione congiunta dei due assessori fa capire che ci sono trattative in corso - contro la volontà del Pd - di costruire una maggioranza in consiglio comunale che regga le sorti della città con Antonio Vinci come Sindaco "facente funzione", come lui stesso si firma. Chi sono i consiglieri disposti ad appoggiare questa maggioranza? Non certo quelli del Pd, che da ieri si sono dichiarati all'opposizione. L'imbarazzo aumenta. Ecco la nota di Vinci e Genna:
Prendiamo atto della volontà del nostro partito che chiede le dimissioni dei sottoscritti dalle cariche di Vice Sindaco e di Assessore.
Nell’affermare che siamo pronti a rispettare tale decisione, non possiamo però esimerci ancora da alcune riflessioni dettate dal senso di responsabilità nei confronti della cittadinanza e che ci impongono di non prendere al momento decisioni affrettate.
Riteniamo, inoltre, che la difficile situazione politica ed amministrativa che sta vivendo la nostra Città imponga di coinvolgere l’intero Consiglio comunale al fine di individuare le priorità di governo da affrontare nell’immediato e il percorso da intraprendere.Per tali motivi, gli scriventi chiedono al PD di rivedere ogni decisione e di avviare, nel contempo, un vero e proprio dibattito politico su tale situazione.
07,00 - Regna l’incertezza a Marsala. Sembrava che ieri fosse arrivata a una svolta la crisi politica, cominciata il 16 luglio con la condanna in secondo grado del sindaco Giulia Adamo per concussione e la sua sospensione ratificata dal prefetto seguendo la legge Severino. Sembrava che ieri si mettesse la parola fine all’avventura dell’Amministrazione Adamo. Con le dimissioni in blocco (o quasi) della Giunta, come chiesto dal Pd. Invece sopra la città c’è una cappa di incertezza politica mai vista.
Sono stati giorni turbolenti. Dopo la condanna il sindaco ha tentato il colpo di mano, nominando vice sindaco Benny Musillami, il suo assessore più fidato. Perchè c’è la legge Severino che prevede la sospensione per gli amministratori condannati (Adamo dalla Corte d’appello di Palermo è stata condannata a 2 anni e 10 mesi). Allora ecco che a fare le veci del sindaco ci pensa il vice. Uno smacco, per il vice, quello vero, nominato l’indomani dell’elezione, Antonio Vinci, del Pd. Con i Democratici che hanno trattenuto il respiro, fino alla decisione del Prefetto: Adamo sospesa, nulli i suoi atti, Musillami non è vice sindaco.
La linea è tracciata. Trapela di ora in ora. Poi la direzione del partito decide quello che era nell’aria, quello che già alcuni esponenti avevano anticipato, come il segretario del partito a Marsala Alberto Di Girolamo, come Antonella Milazzo, deputato regionale: “L’esperienza con Adamo è finita. Ritiriamo la fiducia”. E così ha deciso il Pd di Marsala: “Non ci sono le condizioni per continuare. Il sindaco non si fida più del Pd, avendo voluto sostituire Vinci, allora noi ritiriamo la nostra fiducia”, ha detto Di Girolamo in conferenza stampa. Il partito chiede le dimissioni della giunta. Primi tra tutti dei suoi due assessori: Vinci e Genna. Che poco prima della riunione (che i presenti raccontano abbastanza movimentata) avevano detto che si sarebbero attenuti a quello che decideva il partito.
"Negli ultimi mesi non c’è stato alcun rapporto di collaborazione fra l’Amministrazione Comunale e il Partito Democratico" comincia così il documento votato dalla direzione del Pd di Marsala. Una riunione concitata, ma che si è conclusa con la decisione di ritirarsi dalla giunta Adamo. Dovranno dimettersi da assessori Vinci e Genna. Il Pd ha chiesto le dimissioni dell'intera giunta, per andare a votare al primo turno utile. Se gli assessori in quota Pd, il vicesindaco Vinci e l'assessore Genna, non dovessero dimettersi allora saranno fuori dal partito e agiranno a titolo personale.
“Sono un uomo di partito”, dice Vinci ai suoi qualche istante prima della riunione del Pd. Ma anche un uomo di poltrona, viene da aggiungere. Perchè nelle ultime ore la situazione si è impantanata. Con Vinci al tavolo con i sindacati per discutere dei problemi del personale del Comune di Marsala, come se nulla fosse. Nessuna dichiarazione, niente dimissioni, al momento. Con il Pd rimasto al palo, in attesa di una mossa. Niente. Incontrando i sindacati, Vinci ha fatto dichiarazioni da Sindaco, altro che da dimissionario: "Da parte mia – ha detto Vinci – se dovessi rimanere alla guida della Città farò in modo di confrontarmi periodicamente con i sindacati e gli uffici preposti per trovare le giuste soluzioni ai problemi che travagliano i comunali”. Quindi, al contrario di quanto detto fino a qualche ora prima, Vinci contempla l'ipotesi di rimanere alla guida della città di Marsala, nonostante la precisa indicazione del suo partito. C'è chi maligna che dietro questa posizione ci sia la mano del Presidente del Consiglio Sturiano, pronto a costruire un asse con Vinci e una nuova maggioranza di governo della città. Il partito aspetta. In queste ore in cui tutti sembrano che debbano dimettersi, in cui il commissario straordinario è pronto ad amministrare la città fino alle prossime elezioni. Anche l’assessore Patrizia Montalto, coinvolta nell’indagine sulla truffa alle scuole per gli spettacoli per i bambini (ha ricevuto un avviso di garanzia per falsa testimonianza e favoreggiamento nei confronti del dipendente Giacomo Maltese, indagato per truffa). Ieri mattina erano attese le sue dimissioni. E poi c’è l’assessore Eleonora Lo Curto. L’unica della giunta Adamo ad essere uscita allo scoperto in queste ore di fuoco. La Lo Curto ha annunciato le sue dimissioni proprio ieri. "Ho atteso la riunione della direzione del Pd nell'ottica di uno spirito di collegialità della coalizione, anche se, in sincerità, ormai c'era ben poco di collegiale nella gestione della Giunta, e io avevo capito da tempo di essere vista dal Sindaco Giulia Adamo come un elemento di tensione". Anche i consiglieri comunali della maggioranza vicini a Eleonora Lo Curto, Fazzino e Accardi, chiedono al Sindaco di dimettersi, e aggiungono, in una breve nota, di essere pronti anche a dimettersi da consiglieri comunali. Le dimissioni del sindaco le hanno chieste i consiglieri comunali dell'opposizione. Carnese, Marrone, Alagna, Milazzo e Titone dichiarano che "ci sono esigenze di carattere etico politico che vanno al di là del corso giudiziario e che impongono scelte coerenti e coraggiose". In questa fase, in sostanza, tutti dichiarano o lasciano intendere che si dimetteranno. Ma nessuno lo fa sul serio. In tutto ciò, mentre in tanti picchiano il colpo contro Giulia Adamo (anche quelli che fino al giorno prima della sentenza, in un modo o nell’altro, la sostenevano), il sindaco sospeso incassa il sostegno di Vittorio Sgarbi. L’ ex sindaco di Salemi ancora scottato per lo scioglimento per mafia del Comune che ha amministrato, interviene per esprimere solidarietà a Giulia Adamo e per dire - confondendo pena accessorie con provvedimenti amminitrativi - che secondo lui la legge Severino è incostituzionale. Sgarbi si dice certo che Adamo verrà assolta in Cassazione.