Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
02/08/2014 06:45:00

Favignana, posizionata la prima rete antimeduse

E’ stata posizionata alcuni giorni fa nell’Area Marina Protetta "Isole Egadi", a Favignana, nella spiaggia di Cala grande, gestita dal villaggio turistico Approdo di Ulisse, la prima rete antimeduse prevista dal progetto MED-JELLIRISK. L’Ente capofila del progetto, finanziato dall’Unione Europea, è il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare (Conisma), rappresentato dall’Università del Salento. Il progetto vede coinvolti numerosi Enti di Ricerca internazionali di Spagna, Malta e Tunisia. In Sicilia, oltre all’AMP Isole Egadi, sostengono il progetto l’ARTA, le aree marine protette di Ustica e delle Isole Pelagie e diversi altri Comuni costieri.
Nell’Area Marina Protetta "Isole Egadi" il progetto prevede anche l’installazione di altre due reti antimedusa, sempre sull’isola di Favignana, nei siti di Capo Grosso e Lido Burrone, dove saranno gestite e controllate da alcuni operatori turistici convenzionati con l’Area marina protetta. Tutto il progetto prevede una campagna informativa a tappeto sulle meduse e sulle profilassi in caso di contatto accidentale, il posizionamento
di cartelli esplicativi e la distribuzione di opuscoli.  Obiettivo del progetto MED-JELLYRISK è quello di creare nuovi strumenti per quantificare i rischi ambientali e sanitari della continua proliferazione di meduse nelle acque del Mediterraneo e mitigarne gli effetti negativi sulle attività umane.
“L’installazione delle reti antimeduse, che sono strutture amovibili e a basso impatto ambientale” dichiara il Presidente dell’AMP e Sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto “è  un espediente tecnico che auspichiamo possa garantire una balneazione tranquilla, in siti molto frequentati da bagnanti”.
“Le reti antimedusa - aggiunge il Direttore dell’AMP Stefano Donati - sono posizionate nell’ambito di un importante progetto di ricerca internazionale e saranno gestite da strutture turistiche del territorio, nei punti individuati come idonei dai ricercatori che coordinano il progetto Conisma, per conto e sotto la supervisione dell’Area Marina Protetta. Un bell’esempio di cooperazione pubblico-privato per la ricerca, la tutela e la salute pubblica”