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05/08/2014 06:30:00

Marsala, è partito il totocandidato. Nomi e scenari di una lunga campagna elettorale

Sono giorni di assestamento, a Marsala. Dopo le dimissioni del sindaco Giulia Adamo, è partito, inevitabile il totocandidato. Come ogni tornata elettorale sono tanti i nomi che circolano, ma che alla fine vanno a perdere quota nella lungo cammino che porterà la città alle urne. Ma ci sarà tempo, ci sarà molto tempo. Le prossime elezioni amministrative a Marsala, saranno quasi sicuramente ad aprile 2015, o almeno nella prossima primavera. Tramonta la possibilità di un voto anticipato a novembre. Per diverse ragioni. Prima di tutto il tempo. Troppi pochi mesi per tornare alle urne. Con il commissario straordinario che ancora non è stato nominato dalla Regione. E una campagna elettorale che cadrebbe proprio in fase di approvazione del bilancio, che potrebbe essere “drogato” dalle promesse dei vari gruppi in corsa.
Ma in città si parla e ci si chiede chi sarà il prossimo sindaco.
Il totocandidato ha inizio. Tutti guardano soprattutto cosa farà il Partito Democratico. Forte del 41% alle europee il Pd sa di giocare su un terreno molto delicato a Marsala. Soprattutto dopo la scelta di candidare Giulia Adamo due anni fa senza passare dalle primarie, chieste dalla base. Quella fu una decisione presa a Palermo, dai notabili del partito, Baldo Gucciardi in testa. E adesso non può fare passi falsi. Il Pd dovrebbe allora aprirsi ai cittadini e fare le primarie per decidere il candidato sindaco. Di diritto entra in lizza il segretario comunale Alberto Di Girolamo, che da quando è stato eletto alla guida del partito a Marsala non si è tirato indietro nel criticare le scelte di Giulia Adamo, nonostante il Pd fosse partito di maggioranza e con due assessori in giunta. Circola anche il nome di Nicola Fici per le primarie, il giovane capogruppo in consiglio comunale. E poi c’è Annamaria Angileri, ex segretaria del partito fatta fuori proprio per appoggiare, due anni fa, il cavallo vincente Adamo. La Angileri, ex consigliere provinciale, renziana della prima ora potrebbe sfruttare l’onda del premier per prendersi la rivincita su tutti. Anche se al momento è intenzionata a sostenere Di Girolamo
Ma corre anche la voce di una candidatura di Paolo Paladino. L’avvocato marsalese ha fatto sapere però che al momento non intende pensare a una candidatura a sindaco di Marsala. Però il suo nome potrebbe essere scelto per unire più “spicchi” della società.
Il centrodestra si sta muovendo per capire il da farsi. Qui, è importante capire come si alleeranno i vari partiti. In molti spingono per una candidatura di Paolo Ruggieri, ex assessore provinciale. Lui al momento non si sbilancia. Sembra muoversi anche un altro ex assessore provinciale, Enzo Domingo, che in questi giorni sta muovendo le truppe per sondare il terreno. Potrebbe rientrare in pista Salvatore Ombra, candidato alle amministrative del 2012, battuto da Giulia Adamo. Potrebbe riprovarci Ombra, ma gli errori fatti durante la scorsa campagna elettorale sono ancora freschi.
Non bisogna dimenticar che Giulia Adamo è dura a mollare. E potrebbe entrare in corsa uno dei suoi fedelissimi. Persone a lei vicine vedrebbero lo stesso Benny Musillami, assessore della Giunta Adamo, a provare a continuare il lavoro cominciato dall’ex sindaco. Ma anche qui, le ferite delle dimissioni improvvise, sono ancora aperte. Poi ci sono i nomi che negli ultimi giorni saltano fuori, quasi per sondare il terreno. Quasi per capire come va il mercato. Ad esempio quello di Pino Ferrantelli, che ha dichiarato di voler mettersi in gioco, ancora una volta. Ex presidene del conisglio comunale, Ferrantelli ha riacquistato l’”agibilità politica”, dopo la vicenda giudiziaria di qualche anno fa che lo portò anche agli arresti domiciliari. Si dichiara pronto anche Salvatore Rubbino, del movimento Fratelli D’Italia. Rubbino, ex assessore della giunta Carini, si era candidato con scarsi risultati alle scorse elezioni. La sinistra marsalese cerca di rimettere assieme i cocci della batosta presa due anni fa. Qui la situazione è molto delicata, perchè il gruppo si è sfaldato. Sono stati due anni di silenzio assoluto, di deserto, sul fronte della sinistra marsalese. Potrebbe tentare a rimettere assieme i pezzi Lillo Gesone, ex consigliere comunale. E poi, fuori dagli schieramenti, c’è il Movimento 5 Stelle, che a Marsala si è diviso in due. C’è il meet up “originale” fatto dai grillini della prima ora che segue le regole del movimento, con le consultazioni online e le primarie per scegliere i candidati. E poi ci sono i fuori usciti, quelli guidati dall’avvocato Peppe Gandolfo, candidato con Sel, Verdi, Idv e la lista Marsala è Tua, alle scorse amministrative. Ma la corsa è ancora lunga. Lunghissima.