“Ancora non c’è nessun atto ufficiale. Ma sarei lusingato di amministrare Marsala”. Non conferma, nè smentisce le voci di una sua nomina a Commissario straordinario, Giovanni Bologna, il dirigente regionale, che da due giorni è dato per certo alla guida di Marsala fino alle elezioni. Non conferma, e non smentisce, ci dice a telefono, ma la formalizzazione potrebbe arrivare a breve, come lascia intendere: “volevo andare in ferie, si vede che le trascorrerò, se così si può dire, a Marsala”.
E’ da due giorni che tra Marsala e Palermo circolano insistenti indiscrezioni sulla nomina del commissario straordinario. Il commissario arriva dopo le dimissioni del sindaco Giulia Adamo. Dovrà amministrare la città, facendo le veci della giunta, fino alle prossime elezioni (quasi sicuramente aprile 2015).
Giovanni Bologna, avvocato di Castelvetrano, 54 anni, dirigente nell’Assessorato Regionale Economia e Finanza. E’ questo il nome che è venuto fuori in maniera molto insistente, e confermato da più fonti, per la carica di commissario a Marsala. Ma ancora non è stato firmato nulla. La nomina del commissario straordinario avviene con decreto del Presidente della Regione su indicazione dell’assessorato alle Autonomie Locali. Ma ancora non c’è nessun decreto. Come ha confermato lo stesso dirigente. Ma i giochi sembrano essere fatti. Fonti vicine a Crocetta dicono che il nome del dirigente regionale sia già scritto nella nota dell’assessorato per Crocetta, e che lo stesso presidente si sia consultato con Antonio Parrinello, capo di gabinetto all’assessorato all’Agricoltura, crocettiano e marsalese conoscitore delle cose marsalesi.
Da chi lo conosce, Giovanni Bologna, viene definito come un professionista serio e competente: “E’ l’uomo giusto per traghettare la città in questo momento”. Il suo nome sarebbe stato preferito a quello di Pietro Fina, marsalese, dirigente presso Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro.
Negli ambienti politici marsalesi da due giorni si cerca di capire cosa sta succedendo e i gruppi in consiglio comunale cercano di inquadrare Bologna. “E’ di espressione centrista, Ncd, ma vicino anche a Crocetta”, dicono.
Al di là delle indiscrezioni, delle voci che arrivano dagli ambienti politici, abbiamo contattato direttamente Bologna, il “papabile” commissario straordinario a Marsala.
“Non confermo nè smentisco, perchè ancora non c’è niente di certo. Non ho ancora avuto notificato nulla. Ci sono state delle interlocuzioni, perchè quando si svolge un ruolo da dirigente nell’eventualità di un altro incarico occorre vedere le incombenze in corso prima di lasciare. Ci sono state interlocuzioni, sì. Ma questo penso sia successo con altri da parte del Governo”.
Nulla di firmato, ma in città da due giorni si cerca di avere conferme, vista la situazione di precarietà amministrativa. “Capisco che a Marsala ci sia attesa di avere una guida della città, visto che sono passati già diversi giorni dalle dimissioni del sindaco - commenta Bologna. Le posso dire che se dovesse accadere di ricoprire il ruolo di commissario ne sarei lusingato perchè Marsala è una città fiore all’occhiello della Sicilia”.
Sul ruolo del commissario straordinario Bologna spiega, che in questo caso, “sarebbe un compito gravoso per certi aspetti, ma forse più agevole rispetto al sindaco. Il commissario straordinario gestisce la fase transitoria per portare i comuni al voto. Non ha da fare grandi cose se non portare avanti l’ordinaria amministrazione, non fosse altro per non togliere gli strumenti democratici che la popolazione ha il diritto di avere. Se non ci sono scadenze di legge non toglierà gli strumenti di programmazione ai soggetti legittimati dal popolo. Il commissario non può stravolgere un assetto strategico già avviato, è compito invece di non far arretrare il Comune e mantenere un assetto strutturale buono. Affronteremo le emergenze ma senza strafare”.
Poi alla fine sembra quasi ammettere che si aspetta soltanto la firma di Crocetta. “Credo comunque che a giorni si formalizzerà. L’unica cosa -dice scherzando Bologna - è che volevo andare in ferie, ma va bene lo stesso, sarei comunque lusingato di amministrare, seppur per un breve periodo, Marsala. Capisco però, che mi aspetta un’estate calda” conclude Bologna riferendosi ai vari argomenti che lo aspettano. Dal piano opere pubbliche, al bilancio, alla scadenza dei contratti dei precari e dell’appalto scuolabus e tutto il resto.