Una richiesta di rinvio a giudizio è stata avanzata dalla Procura di Marsala per titolare di un oleificio di Strasatti, il 58enne Paolo Sciacca, accusato di avere incassato somme attraverso carte di credito clonate. La prima udienza preliminare davanti al gup è stata fissata per il 30 settembre. Secondo l’accusa, nel conto corrente di Sciacca sarebbero finiti circa 39 mila euro. A condurre le indagini è stata la Guardia di Finanza. Le carte vere (in buona parte, Visa e Mastercard) apparterrebbero a conti correnti intestati a cittadini americani. In particolare degli Stati Uniti: California, Ohio, Sud Dakota e Illinois. Nel giugno 2013, scattata l’inchiesta, il gip Vito Marcello Saladino, su richiesta della Procura, mise sotto sequestro i 39 mila euro. L’imprenditore avrebbe anche emesso una fattura nei confronti di una ditta catanese che successivamente sarebbe risultata inesistente. A difendere Paolo Sciacca è l’avvocato Stefano Pellegrino, che dichiara: ‘’Il mio assistito ha fatto tutto alla luce del sole. Ha soltanto venduto olio a degli sconosciuti. Se avesse, anche vagamente, immaginato la reale provenienza del denaro non avrebbe mandato avanti la transazione’’. L’indagine delle Fiamme Gialle è stata coordinata dal pm Giulia D’Alessandro.