Si installa, in modo non irreversibile, sul cruscotto, come i navigatori portatili; permette la visione di dati e informazioni davanti agli occhi del guidatore, a poco meno di due metri di distanza (virtuale) per aiutare a non distogliere l'attenzione dalla guida; si comanda a voce o con i gesti, al pari dei sistemi di bordo più recenti: il Navdy, prodotto dall'omonima azienda californiana, è un dispositivo che desta sicuro interesse. Potremmo definirlo molto simile ai Google Glass, gli occhiali che comunicano con lo smartphone e proiettano nella lente le informazioni, ma per l'auto. Il Navdy si collega via bluetooth con i telefoni Android e iOS, ma può prelevare e mostrare anche i dati della centralina dell'auto attraverso un apposito dispositivo da collegare alla porta OBD. permette di filtrare i diversi tipi di notifiche che si ricevono scegliendo, per esempio, di essere avvisati dell’arrivo di un SMS o di un messaggio dai social network solo quando la macchina è ferma. Senza ovviamente dimenticare le operazioni di base legate alla telefonia: il dispositivo è un aftermarket di sicuro interesse per ottenere quella “connessione totale” che le case automobilistiche puntano a ottenere con i propri sistemi di bordo e che verosimilmente sarà parte della dotazione di serie delle auto da qui a qualche tempo, sulla falsariga di quanto accaduto con i navigatori satellitari. Il sistema Navdy, che dispone di sue "app" dedicate, debutterà sul mercato a inizio 2015: promette compatibilità con Google Maps, varie applicazioni di musica e messaggistica, e i social network più diffusi; la connessione è quella dello smartphone a esso collegato.