Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
12/09/2014 16:32:00

Sicilia, allarme dei sindacati sul nuovo piano ospedaliero

 “Un settore di vitale importanza e rilevanza sociale come quello della Sanità va pianificato ascoltando il parere di chi giornalmente si imbatte nei problemi delle strutture e dei pazienti. Ecco perché ci preoccupano le ultime dichiarazioni del governo regionale sull’imminente presentazione della nuova Rete ospedaliera in assenza di un qualsivoglia confronto con le organizzazioni sindacali della dirigenza medica”.

A dichiararlo è Stanislao Bentivegna, segretario regionale del sindacato dei medici ospedalieri Cimo. “Tenuti ai margini del tavolo di confronto, noi medici ospedalieri avremmo eppure tanto da dire – sottolinea Bentivegna -. Abbiamo appreso della mancata approvazione del piano di rimodulazione della rete ospedaliera da parte del Ministero della Salute solo attraverso la stampa e inutilmente abbiamo richiesto il primo agosto scorso una convocazione urgente da parte dell’Assessorato alla Salute per conoscere quali fossero state le contestazioni ministeriali al Piano di riordino proposto e quali le direttive ministeriali sul ‘modello Ospedali Riuniti’ e riduzione di posti-letto”.

“Noi, siamo ancora in attesa di conoscere – aggiunge Bentivegna - quale sia, alla luce di quest’ultima sonora bocciatura, l’orientamento operativo dell’Assessorato per l’ennesimo ‘nuovo Piano’, per la definizione delle piante organiche delle aziende, lo sblocco dei concorsi e dei turnover. E invece sembrerebbe che il presidente Crocetta e l’assessore alla Salute abbiano gia’ fatto tutto”.

“Ma perché il governo della Regione non vuole ricevere le organizzazioni sindacali della dirigenza medica? Considerati i pessimi risultati sinora conseguiti, non sarebbe necessario un confronto? Ne ha forse paura? Non vorremmo che dopo anni di attesa, il risultato fosse l’implosione del Sistema sanitario regionale con le inevitabili ripercussioni sui cittadini siciliani”, conclude.