I primi casi sporadici e isolati potranno arrivare in Italia ad inizio novembre, quando il freddo intenso rimarrà tale, e ad essere colpiti potrebbero essere a fine stagione circa quattro milioni di italiani. Quest'anno l'influenza non dovrebbe essere molto aggressiva, i virus che la provocano sono tre, tutti 'americani' (H1N1 California, H3n2 Massachusetts e B Texas), già conosciuti e previsti nel vaccino, tuttavia le persone colpite saranno molte e tra loro rischiano di esserci, sopratutto nel momento di "fiammata" subito dopo il periodo natalizio, soggetti a rischio di sviluppare complicanze, come gli anziani e in generale tutte le persone affette da malattie cardiache o respiratorie. Questo il quadro tracciato da Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli studi di Milano e sovrintendente sanitario dell'Istituto Galeazzi. "La stagione vaccinale si aprirà ufficialmente a fine ottobre, anche se il periodo ideale per vaccinarsi e' entro fine novembre" spiega l'esperto, sottolineando che "la vaccinazione e' un'opportunità per tutti, che va valutata in funzione delle condizioni di salute personali". "La vera influenza si caratterizza per febbre brusca, dolori muscolari e almeno un sintomo respiratorio - conclude Pregliasco - ma non vanno sottovalutati anche altri virus 'cugini'(ce se sono circa 260) che, complici anche gli sbalzi termici, hanno colpito anche d'estate e che in totale interesseranno altri sei milioni di italiani".