Nuova polemica ad Erice. Questa volta non riguarda la pista ciclabile (la baraonda di comunicati, reazioni, denunce, appelli, pare finita) ma i migranti. Pare infatti che il territorio di Erice sia attraversato, notte e giorno, come avviene un po' dappertutto, da giovani di colore, che camminano a piedi, oppure in bicicletta. La notte o la sera sono poco visibili alle macchine, che rischiano di investirli (in molti casi è avvenuto, e qualcuno è stato anche investito seriamente). Da qui le dichiarazioni dell'assessore Angelo Catalano, ingegnere, con le deleghe, tra l'altro, ai Lavori pubblici e alla Polizia municipale. "Da settimane denuncio - ha dichiarato Catalano- il grave pericolo, per loro stessi e per gli altri, costituito dai ciclisti e pedoni stranieri che circolano al buio di notte e senza alcuna regola. Sabato pomeriggio, secondo quanto riferito e al vaglio degli inquirenti, per evitare tre ciclisti di colore ospiti a Bonagia, verso cui stavano dirigendosi, un'auto per evitarli è sbandata a causa della pioggia invadendo la corsia opposta e investendo, uccidendolo sul colpo, un motoclicista (Danilo Papi, di 60 anni, di Rieti). La legge è tale anche per i richiedenti asilo politico e se devono stare qui devono rispettarla. Nel caso specifico è previsto che il ciclista deve circolare sulla destra e avere luci anteriori e posteriori accese di notte e deve indossare giubbottini catarifrangenti".
Sui social network son cominciate le polemiche, tanto da dover costringere il Sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, a mettere le mani avanti: "Catalano, pur con qualche avverbio che desta errate interpretazioni, ha riproposto una questione vera in materia di sicurezza che tornerò in prima persona ad affrontare con il Prefetto, con l'auspicio di un coinvolgimento fattivo dei Sindaci dell'agro ericino e di Trapani. In effetti, anche formalmente, sempre più vengono sollevati da cittadini ed esercenti commerciali talune criticità nel rapporto quotidiano di convivenza che vanno affrontate anche al fine di prevenire irrimediabili accadimenti".
Nel frattempo domenica sera sono giunti al porto di Trapani altri 161 migranti. Due donne incinte sono state trasferite in ospedale. Sono 122 uomini, il resto donne e bambini. Si tratta in maggioranza di nuclei familiari siriani, altri provengono da Palestina, Ghana, Libia, Bangladesh, Sudan. Due migranti ai quali, è stata riscontrata la febbre dovuta alle avverse condizioni meteo-marine, sono stati curati sul posto. Da segnalare anche a Trapani, due senegalesi di 21 e 27 anni, richiedenti asilo politico, sono stati arrestati dai carabinieri del Norm per tentata rapina. I due vicino via Segesta hanno bloccato un trapanese di 50 anni per rubargli la bici. La reazione della vittima e l'intervento dei passanti li hanno dissuasi. Uno dei due, però, divelto un ramo da un albero si è scagliato contro chi aveva difeso il ciclista. L'intervento dei carabinieri ha consentito di bloccare i senegalesi.