16,30 - Dopo lo sbarco di circa cinquanta migranti, la scorsa notte a Marettimo, è forte, oggi, la richiesta del sindaco Giuseppe Pagoto di un sostegno da parte delle istituzioni affinché venga rafforzata la presenza delle forze dell’ordine sulle isole Egadi anche alla luce del fatto che lo sbarco della scorsa notte è il secondo che si verifica nel giro di due settimane: già ai primi di ottobre, infatti, un altro episodio si era verificato a Favignana.
E l’Amministrazione ringrazia proprio le forze dell'ordine impegnate negli sbarchi, per il grande senso del dovere e l’impegno profuso al servizio del prossimo. Allo stesso tempo chiede che venga rafforzato il presidio sanitario, che al momento può contare su un solo medico, per assicurare la dovuta assistenza ai migranti, e anche per rassicurare la comunità egadina con interventi tempestivi che possano scongiurare eventuali problemi di natura igienico-sanitaria.
L’Amministrazione Comunale resta impegnata, nel frattempo, ad individuare una soluzione utile alla rimozione delle due barche arenate sulle spiagge di Favignana e Marettimo - in piena Aria Marina Protetta - dopo i relativi sbarchi; e in quest’operazione, volta a fronteggiare un problema di natura ambientale, chiede di non essere lasciata sola, ma sostenuta, dalle istituzioni preposte. Occorre, infatti, che il trasferimento o smantellamento delle barche sia oggetto di un veloce e preciso protocollo per scongiurare danni ambientali.
15,00 - Un barcone con 55 migranti a bordo è naufragato ieri sera nei pressi di Marettimo, nell'arcipelago delle Egadi. L'imbarcazione, per cause ancora da accertare, è affondata e i migranti sono riusciti a raggiungere la costa rocciosa trovando riparo sugli scogli. Le operazioni di soccorso sono cominciate ieri sera alle 22 e andate avanti tutta la notte fino a questa mattina con molte difficoltà vista l'inaccessibilità della zona dove è avvenuto l'incidente. Le operazioni sono state condotte dalla guardia costiera di Trapani che ha fatto la spola con una piccola scialuppa tra gli scogli dove si erano aggrappati i profughi e la motovedetta. Quando è arrivato l'Sos gli uomini della Capitaneria si sono recati nei pressi di Punta Libeccio, da dove è partito il segnale, e hanno trovato i 55 migranti aggrappati agli scogli per tentare di restare a galla. Sono 48 uomini, due donne e 5 bambini. Tratto in salvo anche un bambino di un anno che è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Trapani a causa della febbre alta. Piano piano sono stati portati in salvo tutti,nonostante le difficili condizioni. Infatti il naufragio è avvnuto in una zona poco accessibile anche via mare. Il buio fitto ha reso ancora più complicate le operazioni che in un prim momento si pensava di attuarlo via aereo. Poi è stato fatto tutto via mare con le imbarcazioni della guardia costiera. Quella su cui sono arrivati i migranti invece è colata a picco per cause ancora da accertare, ma si pensa possa aver urtato una roccia e abbia cominciato a imbarcare acqua. I migranti sono di nazionalità libica, tunisina e siriana.