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29/10/2014 08:22:00

Muore il poeta Gianmario Lucini. Una perdita da non perdere

 di Antonino Contiliano

Oggi (29 ottobre 2014) Piateda (SO), la moglie Marina e gli amici di Marsala (e non solo), increduli e pietrificati, assisteranno ai funerali del poeta-editore Gianmario Lucini. Marsala deve non poco a Lucini poeta, e non solo per i libri donati alla biblioteca comunale di Marsala. A Marsala, e più di una volta, Gianmario ha portato la voce lirica di una poesia fortemente impegnata sul fronte del conflitto etico-politico: “Una scrittura poetica che si misura con la storia e ne fa materia di elocuzione lirica con l’insieme del parco ideo-logico che denota e connota il suo esser-ci […] epicamente straniante. Epica in quanto parola che racconta l’accaduto e il travaglio dell’accordare l’empirico e il razionale, la prassi e l’ideale (A.C., in http://retroguardia2.files.wordpress.com/2012/06/monologo.jpg, giugno 2012). Marsala lo ha conosciuto con L’IMPOETICO MAFIOSO, IL RICATTO DEL PANE, CUORE DI PREDA, IL CANTO DEI BAMBINI PERDUTI. Il 12 e 17 novembre 2014 doveva essere a Marsala, Petrosino e Castelvetrano per presentare L’ORA ZERO (a cura di chi scrive, A.C.) e la sua ultima fatica di poesia antologico-collettiva KEFFYEH-INTELLIGENZE PER LA PACE (a cura di Mario Rigi e Gianmario Lucini). Avevamo già programmato presentazione (marzo 2015) a Roma, Firenze, Napoli, etc. La morte lo ha fermato. Marsala (presso il TAM, 12 – 11 – ‘14), Petrosino (Auditorium, 17– 11 – ’14, mattinata) e Castelvetrano (Castelvetrano, 17– 11 – ’14, pomeriggio) però terranno egualmente i lavori. Lo faranno in suo onore e memoria poetica. I poeti non possono morire. E Gianmario Lucini è stato poeta di respiro, impegno e dedizione non comune (portava per l’Italia, in prima persona e fatica, con passione e dono il suo lavoro e l’entusiasmo contagioso che l’animava). Lo ricondiamo con la foto che lo riprende a Marsala (tra Vincenzo Figlioli e Rita Borsellino), nella sala degli incontri del Complesso del Carmine (22 gennaio 2011) quando, per la prima volta, è venuto a Marsala (su nostro invito) a presentare i poeti de L’IMPOETICO MAFIOSO.

Salut, Gianmario! Ti salutiamo con la tua stessa poesia “CONGEDO”. (ne sposiamo valori e fini). “Congedo” chiude il tuo nuovo (e ultimo) libro VILIPENDIO (con nostra prefazione). Il libro che avresti dovuto portare anche a Marsala e dato in dono ancora una volta alla nostra biblioteca. Ma, prima ancora, come un esempio da non dimenticare al nostro tempo così poco attento ai poeti e alla loro voce rivoluzionaria:

“Lasciami settembre dalla tiepida aria / rammentare le nostre sventure / nella carezza del sole che deterge lo sgomento / per ciò che siamo e che potremmo essere. Il cuore // oggi naviga sereno per un cielo nobilissimo / e vorrebbe sognare passaggi di luce. / Insegnami, settembre, l’arte di obbedire / alla benedetta collera del cuore // a tenerla sospesa in un angolo pronta a scattare / non appena / l’uomo dimentico della morte / la vada a cercare. Questo è il dovere /del poeta capace di amare” (Vilipendio, p. 75).