A cura di Antonino Contiliano esce l’ultima opera poetica collettiva del soggetto “Noi Rebeldía”, L’ORA ZERO (la CFR di Gianmario Lucini. Il poeta ed editore recentemente scomparso). L’ORA ZERO (con prefazione di Francesca Medaglia e postfazione di Domenico Donatone) è un’opera di quindici testi collettivi e a più mani (76 autori). Alcuni fra i titoli delle poesie: L’ora zero, Europa gossip, Lampedusa degli sbarchi, Incesto politico, Dalle terre mafiomorre, Vita inactiva, Di casa in casa fino a casa di Dio, etc.. Una sfida alla gelosa sovranità dell’io individuale poetico e una sperimentazione poetica che (nell’attuale panorama del quieto consenso tributato all’acquiescenza culturale e politica d’ordine governamentale e manageriale della vita-mercato, il “capitale umano”) propone dissenso, critica e ribellione (condivisi, il “Noi Rebeldía”). Un modo di resistenza e conflitto che, nella “lingua minore” (G. Deleuze) della poesia, dà tuttavia voce a un pensiero-azione che rifiuta e nega quanto (giornalmente e mediaticamente) ci si proprina con magici spot o massicce dosi di rincoglionimento estetizzanti.
In quarta di copertina si legge: “Noi Rebeldía” è un soggetto poetico collettivo e anonimo, che negli ultimi anni ha dato alla luce numerosi contributi poetici. […] Questo soggetto ibrido – formato complessivamente, per i testi che compongono quest’opera, da un gruppo di settantasei autori diversi – è fortemente eterogeneo, in quanto ne fanno parte persone di diversa età, sesso ed estrazione sociale, spinte dal desiderio comune di manifestare un forte dissenso per una società che tende a volerli omologare e rendere muti. Il progetto punta, quindi, l’attenzione su un soggetto ibridizzato e «anonimo non perché non ci siano dei nomi che scrivono, quanto perché la scrittura di cui sono attori sfrutta il “generico” dei principi e degli assunti del “general intellect” poetico che, in quanto tale, è di tutti e proprietà di nessuno in particolare. Sì che è il linguaggio poetico a parlare ed essere valorizzato prima che la singola voce o la firma di qualcuno»; Noi Rebeldía 2014 è una forza poetica collettiva che si regge esattamente sul concetto di condivisione, sulla coesione derivante non da un interesse personale, mercantile, venale o peggio ancora lobbistico, ma su di un “interesse disinteressato” […]. Non sapere dove questi scrittori agiscono nel testo non confonde il lettore ma lo introduce al tema della condivisione. Questa poesia è più forte di altre forme di espressione poetica perché è più compatta, perché è sostenuta da più voci che riempiono i vuoti che il singolo poeta lascerebbe inevitabilmente in balia della sua ripetizione. In questo caso ‘qualità’ letteraria e ‘quantità’ d’azione si miscelano generando un tessuto narrativo in cui tracciare un punto di attenzione nella sintassi, oppure nella semantica, non destabilisce l’impalcatura del testo, ma sancisce quanto la struttura narrativa e metrica siano il risultato di un’organizzazione studiata, riconducibile all’identità pluralistica che la produce.
Dell’opera si parlerà: il 12 novembre 2014 (ore 17, 30/19) al Teatro abusivo di Marsala (coordina Massimo Pastore); il 17 novembre 2014 (ore 11/13) al Centro polivalente “G. Ingarra”) di Petrosino (coordina Giacomo Cuttone); il 17 novembre 2014 (ore 18/19, 30) al “Caffè Zanobia – Sistema delle Piazze” di Castelvetrano (coordina Rosetta Catalonotto).
La copertina del libro porta la grafica “Taglio di luna” del pittore Giacomo Cuttone. Dello stesso all’interno: Noi come Neruda, Le vostre parole, Ladro o santo, Vige, vive, vince.