Quasi tre mila presenze turistiche in meno (2.287) ed un calo del 5,7%, con una fuga preoccupante del viaggiatore più appetibile: quello straniero. I visitatori dall’estero perdono subito, nei primi sette mesi dell’anno, la voglia di stare in Città. E a dirlo, più che mai, sono i numeri che provengono dall’ufficio Statistica della ex Provincia di Trapani e fanno riferimento al medesimo periodo del 2014/2013. Se è vero, infatti, che proprio tale categoria aveva fatto ben sperare con un aumento di arrivi al 25,6% (da 4.840 a 6.079) è altrettanto lampante la disaffezione degli stessi, poiché scappano verso altre mete dopo pochissimi giorni. La loro permanenza media giornaliera è in calo: da 3,7 giorni a 2,4. Questo dato è un indice-termometro che gli esperti del settore conoscono bene, e che dovrebbe fare riflettere operatori turistici e amministrazione comunale. Esso rappresenta il reale ‘appeal’ che viene percepito da chi raggiunge la Città sul Mazzaro. Poca permanenza vuol dire poco fascino, poca voglia di fermarsi, non star bene in un luogo: servizi, spiagge, accoglienza e trasporti poco attrattivi e competitivi rispetto ad altri poli turistici. E la cosa è ancora più strana se la si associa all’analisi degli arrivi.
GLI ARRIVI – Una crescita vicina al 20% (+19,9% e + 3.069) con i turisti in arrivo che aumentano nel complesso da 15.458 a 18.527; un quarto in più di stranieri, e italiani a + 17,2% (da 10.618 a 12.448). Marzo rappresenta il mese nero per gli arrivi, sia di italiani che stranieri. Questi ultimi nei mesi freddi: gennaio, febbraio e marzo, proprio non si vedono in Città. A giugno si registra il boom per gli stranieri (+59,9%), a febbraio, invece, per gli italiani (+108,8%).
LE PRESENZE – Ma la vera débâcle, come scritto sopra, è costituita dai poco più di 2 mila turisti stranieri che mancano all’appello – rispetto allo stesso periodo del 2013 (18.077 nel 2013; 14.738 il dato nel 2014) – facendo annotare una differenza negativa del 18,5%. Sono, invece, 1.052 i turisti ‘nostrani’ guadagnati – rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (22.070 nel 2013; 23.122 nel 2014) – che fanno registrare un saldo positivo del 4,8%. Il computo percentuale – relativo alle presenze totali italiane e straniere (40.147 nel 2013; 37.860 nel 2014) – restituisce un -5,7% e, in numeri, un meno 2 mila 287.
Numeri e percentuali sono da ritenersi provvisori poiché i dati 2014 sono tratti dal 95% delle strutture ricettive.
I primi sette mesi di flussi turistici in Città, con alti e bassi, dipingono un quadro di difficile interpretazione. I forestieri in arrivo a gennaio, febbraio, marzo fanno segnare percentuali negative, rispettivamente: 5,5%; 10%; 9%, ma da aprile a giugno mostrano un maggior interesse che si tramuta in dati positivi a due cifre, rispettivamente: 26,6%, 35,1%, 59,9%. E quest’ultima è una buona notizia, poiché gli stessi mesi, tra il 2012 ed il 2013, avevano fatto registrare flessioni variabili: dal -32% di giugno, al -14% di luglio, con aprile e maggio a -30,1% e -23%. Gli stranieri, però, fuggono la ressa estiva. Il rallentamento del segno più, già a luglio, è consistente: solo il 3,5%, ma pur sempre positivo. È bene ricordare che la voce ‘Arrivi’ indica i visitatori che, giunti in Città, si registrano presso hotel, case vacanza, B&B, agriturismo ed altro, monitorate dalla ex Provincia. Le ‘Presenze’, invece, specificano per quanto tempo il turista si ferma in una struttura: un arrivo con un pernottamento di due notti produce due presenze.
Alessandro Accardo Palumbo