Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
16/11/2014 06:10:00

Sicilia, Baccei presenta la sue idee sulla manovra all'Ars per tagli e conti da sistemare

Ha fatto il suo debutto all'Ars questa settimana il nuovo assessore all'Economia, Alessandro Baccei, toscano, per molti anni esperto di Ernst&Young per il «risk management» ed ex consulente del sottosegretario alla Presidenza Graziano Delrio. "Sarà un bilancio difficile - ha detto - c'è poco tempo e bisogna allargare il processo di condivisione il più possibile. Non ci deve essere nessuno che si tiri indietro".
Baccei, parlando con i componenti della commissione Bilancio, ha chiesto un mese di tempo per studiare approfonditamente le entrate e e le uscite sia per la spesa corrente che per gli investimenti. Soprattutto, per individuare gli sprechi da eliminare. Verosimilmente, si dovrà fare ricorso all'esercizio provvisorio: "Noi lotteremo per evitarlo - ha detto Baccei - non è un esempio di buona gestione. Certo, se fossi arrivato un mese prima sarebbe stato diverso. L'idea è quella di non presentarsi con un documento che poi viene stravolto all'ultimo".

«Trasparenza, serietà e responsabilità», sono le direttrici del metodo con cui l'assessore all'Economia, Alessandro Baccei, intende muoversi per rimettere in sesto le finanze della Regione. Quattro i capitoli fondamentali del Bilancio 2015: il primo prevederà, a legislazione vigente, le spese incomprimibili («può darsi - ha osservato - che ne venga una gamba più lunga, ovvero spese correnti maggiori alle entrate»); il secondo comprende i fondi extraregionali («abbiamo risorse che dobbiamo spendere bene, anche per attrarre investimenti. Questo è il capito più bello»); il terzo, «il più brutto, ma faremo un'opera buona se riusciremo a colpire gli sprechi. Se lo faremo, potremo riequilibrare la gamba più lunga del primo capitolo»; il quarto: interlocuzione con il tavolo romano su cui contrattare la compartecipazione alla spesa sanitaria; chiedere il rispetto dello Statuto sulle entrate fiscali; alleggerire il contributo al risanamento delle finanze nazionali; fondo rischi per residui attivi. «Ma per chiedere, dobbiamo essere credibili con Roma, facendo le necessarie riforme». Intanto, secondo l'assessore all'Economia, si può cominciare «attuando quelle nazionali, come la riduzione dei permessi sindacali, le pensioni calcolate col sistema contributivo, la centralizzazione degli acquisti, il pieno utilizzo dei fondi comunitari per rendere produttivi alcuni settori salvaguardando il tessuto sociale, a cominciare dai forestali». Nella giunta di martedì, l'assessore porterà le linee guida del Documento di programmazione economica, che sarà aperto al contributo degli assessori, della commissione Bilancio dell'Ars e dei singoli deputati. La programmazione sarà gestita insieme con le autorità di controllo.

Ed è andato giù questa settimana all'Ars, per la prima volta, il nuovo governo Crocetta ter. Un'aula semi-vuota, dove era presente poco meno di 1/3 dei parlamentari, ha votato due emendamenti a una mozione (M5s e centrodestra) che impegna il governo Crocetta a sospendere tutte le autorizzazioni di ricerca e di prelievo di idrocarburi sul territorio regionale attualmente in corso di Via, nonché quelle già rilasciate. Il governo, rappresentato in aula dall'assessore all'Ambiente Maurizio Croce, aveva dato parere contrario ai due emendamenti, con la maggioranza che non ha avuto i numeri nemmeno per sostenere la richiesta di verifica del numero legale, servivano appena quattro voti a supporto; la verifica è avvenuta in un clima da stadio, con i deputati 5stelle che urlavano «vergogna... vergogna» dai propri scranni.
Subito dopo governo e maggioranza sono stati battuti su un subemendamento che cassava dalla mozione la parte relativa alla sospensione delle autorizzazioni per i permessi già rilasciati, confermando solo lo stop per quelli in essere.

Articolo 4 all'Ars si è spaccato, dopo la nascita del Crocetta Ter, e Leanza ha creato un suo partito, il "Partito Sicilia democratica" Al nuovo soggetto politico, oltre Leanza, hanno aderito i deputati regionali Salvatore Lentini (capogruppo), Giambattista Coltraro, Carmelo Currenti, Luisa Lantieri (vice capogruppo) e Salvatore Cascio, che da "Articolo 4" lo hanno seguito. Il 29 e 30 novembre, a Catania o a Giardini Naxos, avverrà il battesimo ufficiale, nel corso di una conferenza programmatica. L'accelerazione è stata decisa dopo il divorzio da Luca Sammartino, Valeria Sudano. Alice Anselmo, Raffaele Nicotra e Paolo Ruggirello.