Un agente della polizia penitenziaria in servizio al carcere di Favignana, venerdì scorso, è stato aggredito per futili motivi da un detenuto. Grazie all'intervento di un collega è stato scongiurato il peggio, anche se il poliziotto aggredito ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici che hanno prescritto sei giorni di prognosi.
A dare notizia dell'accaduto è il segretario regionale Osapp Rosario Di Prima: “E' in atto presso la casa reclusione di Favignana una forte carenza di organico di polizia penitenziaria e in istituto vige già il regime attenuato, previsto a seguito della sentenza Torreggiani e l'intervento della Cedu, con l'apertura dei detenuti per almeno otto ore”.
"Pare che l'episodio sia isolato e che non vi siano state altre situazioni che avrebbero potuto mettere in pericolo la sicurezza dell'istituto – continua Di Prima. E' del tutto evidente che diversi fattori hanno determinato la criticità del caso e in primo luogo la esiguità del personale di polizia penitenziaria in servizio presso il carcere di Favignana”. La segreteria regionale dell'Osapp ha espresso “piena solidarietà al collega aggredito con l'augurio di una pronta guarigione ed anche a tutto il personale di polizia penitenziaria in servizio presso la casa reclusione di Favignana con la speranza che l'amministrazione penitenziaria riveda la propria posizione sugli organici e, pertanto, un incremento considerevole e immediato".