Ben 313 fascicoli aperti, da gennaio 2013 a oggi, solo dalla procura della repubblica di Trapani riguardanti reati di maltrattamenti in famiglia e stalking, con l’85% per cento di richieste accolte e con il 65% di ordinanze di custodia cautelare. Reati per la quasi totalità commessi nei confronti di donne. Sono alcuni dei dati emersi in occasione della presentazione del progetto “La prevenzione della violenza sulle donne” promosso dal direttore generale dall’Azienda sanitaria provinciale di Trapani Fabrizio De Nicola, e organizzato dall’ASP in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, svoltasi ieri nella sala conferenze della Prefettura di Trapani.
“Dopo l’approvazione della legge regionale sulla violenza di genere – ha annunciato De Nicola – e i recenti decreti attuativi abbiamo voluto darne applicazione in una maniera innovativa e, riteniamo, efficace”.
Si tratta di un progetto interistituzionale e multidisciplinare, della durata di un anno, rivolto a 30 studentesse e 20 insegnanti delle ultime classi delle scuole medie superiori trapanesi. Sono coinvolti in questo progetto anche la Prefettura, la Questura, il Tribunale e la Procura della Repubblica di Trapani, oltre all’Ufficio scolastico provinciale e alle due maggiori società sportive del territorio, il Trapani calcio e la Pallacanestro Trapani.
Alla presentazione, che è avvenuta in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla violenza sulle donne, sono intervenuti, tra gli altri, il vice prefetto vicario Concetta Caruso, il direttore sanitario dell’Asp Antonio Siracusa, Giovanna Mendolia direttore del dipartimento di salute mentale dell’ASP, Antonio Sparaco responsabile Attività di prevenzione D.S.M. ASP, Giulia Scaravelli e Anna De Santi dell’Istituto superiore di sanità, i sostituti procuratori Franco Belvisi e Anna Trinchillo, il giudice Lucia Fontana, Julio Trovato amministratore delegato della Pallacanestro Trapani e Vanessa Galipoli del Comitato delle Donne. Le attrici dell’associazione “Wigwam Mare dentro” hanno letto testimonianze tratte dal libro “Ferite a morte” di Serena Dandini.
“La direzione strategica aziendale – ha detto Siracusa – ha trovato grande collaborazione su questo tema dalle altre istituzioni, che porteranno il loro contributo tecnico al progetto. Certo il lavoro sul contrasto alla violenza di genere è tanto, ma abbiamo aperto la strada. Al termine presenteremo i dati raccolti e i risultati raggiunti”.
Il coordinamento del progetto è affidato ad Antonio Sparaco. “Si tratta di un progetto di alta formazione – ha spiegato Sparaco – vista la qualità dei docenti e relatori coinvolti nel gruppo di lavoro, che si è potuto realizzare grazie alla volontà del nostro direttore generale. E’ un progetto di salute, e non di allarme sociale. Nostro compito sarà quello di focalizzare gli aspetti preventivi ed educativi. La formazione avverrà a cadenza mensile e avrà linguaggi diversificati, per gli studenti e per gli insegnati coinvolti”.