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29/11/2014 07:00:00

Marsala, ora si deve approvare il bilancio. La Regione manda un ispettore

 Ora il consiglio comunale deve fare presto ad approvare il Bilancio. Alla Regione non è piaciuto il ritardo che si sta accumulando (di cui, in realtà, è un po' responsabile) e ha mandato a Marsala  un funzionario che dovrà aiutare gli uffici e il consiglio comunale nell'approvazione del bilancio di previsione 2014. E', in pratica, un secondo commissario, dopo Giovanni Bologna.. Si tratta di Carlo Domenico Turriciano, componente dell’ufficio ispettivo per il controllo sugli enti locali presso l’Assessorato Regionale alla Autonomie Locali e alla Funzione Pubblica. La sua funzione alla Regione dice tutto sul compito che dovrà assolvere a Marsala.
Turriciano adesso dovrà indicare la road map al consiglio comunale e all'ufficio di ragioneria, diretto dal dirigente Nicola Fiocca con cui si è già incontrato. Per il consiglio comunale è in sostanza un mezzo commissariamento. Perchè la Regione oltre a mandare un altro suo funzionario a sistemare i conti ha imposto al consiglio comunale di approvare al più presto il bilancio di previsione 2014. Un mese di tempo, entro il 28 dicembre. Se non dovesse essere rispettato neanche questo termine allora il consiglio comunale verrà sciolto e commissariato e ci penserà il duo Turriciano-Bologna a predisporre il bilancio e traghettare la città fino alle prossime elezioni.
L'hanno presa comoda a Marsala, un po' per i ritardi nella approvazione della finanziaria alla Regione, un po' perchè manca un indirizzo politico al Comune. Il bilancio doveva essere approvato entro il 30 settembre, almeno secondo i dettami della Regione. Poi il termine è slittato, e in consiglio si è fatto tutt'altro. Ancora, infatti, non è stato neanche approvato il piano triennale opere pubbliche. Atto propedeutico al Bilancio. Questo uno dei motivi per cui da Palermo hanno inviato un nuovo funzionario. E infatti ieri, a Sala delle Lapidi, è venuto a tutti un po' di pepe, e allora si è cominciato a parlare, concretamente di Bilancio. La nomina di un commissario ad acta, senza che ci sia lo scioglimento del consiglio, non è piaciuta ai consiglieri. Ma è servito per lavorare, anche perchè in aula c'era Giovanni Bologna.