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29/11/2014 06:15:00

La protesta dei Sindaci trapanesi per Siculiana chiusa: "I rifiuti? Alla Regione"

 Non si è fatta attendere la reazione dei Sindaci della provincia di Trapani di fronte alla chiusura della discarica di Siculiana, quella dove conferiscono oltre 80 Comuni delle province di Trapani e Palermo. I sindaci dei comuni che fanno parte del Srr Trapani Nord  hanno inviato un durissimo documento contro la Regione. Tutti tranne Trapani, che ha una sua discarica. Nel corso della riunione che si è tenuta ad Erice i sindaci hanno sottolineato «gli enormi disagi sul piano igienico e sanitario dei territorio». Avevano chiesto di poter conferire i rifiuti presso la discarica comunale di Trapani, richiesta che è stata negata. Per questo «stante la mancanza di ogni risposta del Governo volta a trovare una soluzione al gravissimo problema, porteranno simbolicamente i rifiuti accumulati sui mezzi presso i palazzi dello Governo della Regione per sensibilizzare le autorità ad addivenire ad una immediata risoluzione del problema». Il documento è firmato dai sindaci di Alcamo Sebastiano Bonventre, Buseto Luca Gervasi, Calatafimi Vito Sciortino, Castellammare Nicola Coppola, Custonaci Giuseppe Bica, Erice Giacomo Tranchida, Favignana Giuseppe Pagoto, Paceco Biagio Martorana, Pantelleria Salvatore Gabriele, San Vito Matteo Rizzo, Valderice Girolamo Spezia e dal dirigente del Comune di Marsala Francesco Patti.

Quello che si paventa è lo spettro di una nuova emergenza rifiuti. Molti sindaci dell'agrigentino hanno già emanato un'ordinanza di divieto per i cittadini di esporre rifiuti. Ma la situazione non è sostenibile. Sembra tutto pronto per iniziative di protesta clamorose, come quelle che sarebbero in cantiere da parte dei sindaci del Trapanese, che, pare, esasperati per la mancanza di risposte da parte della Regione potrebbero "marciare" su Palermo con gli autocompattatori. Anche il sindaco di Porto Empedocle e deputato regionale dell'Udc Lillo Firetto ha presentato un'interrogazione urgente al presidente della Regione Siciliana e all'assessore Regionale all'Energia per sapere «se sia ammissibile scaricare sui cittadini e sulle famiglie il rischio sanitario derivante dal mancato deposito dei rifiuti domestici nei cassonetti senza un termine di durata o se invece il Governo Regionale non debba adoperarsi con ogni mezzo per trovare una soluzione, immediata ancorché temporanea, e quali provvedimenti urgenti intendano adottare per rimuovere tali condizioni di rischio. E' evidente - aggiunge Firetto - che senza provvedimenti di ampio respiro anche in caso di ampliamento dell'impianto di Siculiana, la provincia di Agrigento si troverebbe nuovamente entro breve in una nuova emergenza rifiuti a causa di spazzatura proveniente da altri territori».

Nessuna notizia, al momento, sulle possibili soluzioni alternative da seguire per superare la fase più critica, anche se in molti "sussurrano" che i rifiuti potrebbero essere alla fine conferiti presso la discarica di contrada "Timpazzo" di Gela. Il tutto, tra l'altro, dovrebbe avvenire solo per un tempo limitato. La Catanzaro avrebbe infatti già avviato gli interventi necessari per il completamento di un primo lotto della nuova vasca, la quale ha una capienza complessiva di oltre un milione e mezzo di metri cubi. I lavori potrebbero durare un paio di mesi, con la Regione che avrebbe già fatto "pressing" sul privato perché acceleri ove possibile gli iter necessari e riapra al conferimento. Si tratterebbe però solo di una "boccata d'ossigeno" che non cambierebbe poi di tanto l'attuale situazione di assoluta precarietà vissuta dalla regione sul fronte della gestione dei rifiuti.

Nel frattempo è stata individuata la soluzione di Trapani. La città ha una sua discarica e la Regione ha deciso che i rifiuti andranno lì. La cosa ha scatenato le ire del Sindaco di Trapani, Vito Damiano, che ha annunciato ricorso al Tar: "Oggi, purtroppo, Trapani Servizi e Comune, che si erano opposti al ricevimento dei rifiuti provenienti da altri Comuni siciliani in emergenza igienico-sanitaria, sono stati destinatari di provvedimenti “d’imperio” da parte dell’Assessorato regionale “Acque e Rifiuti” che obbligano la Società Trapani Servizi a mettere a disposizione la discarica Cuddia di Borranea.
“E’ la conseguenza di una politica regionale miope e dissennata- ha lamentato il Sindaco- che penalizza le realtà virtuose trovando sempre soluzioni facili che alla fine “premiano” e vanno a vantaggio di chi virtuoso non è stato. Ho rappresentato alla Regione che i conferimenti indiscriminati e continui presso la nostra discarica comporteranno il suo prematuro esaurimento per cui è prevedibile che entro il prossimo mese di febbraio saremo costretti a dover far ricorso ad altre discariche, prevedibilmente fuori dell’Isola, con aumento esponenziale dei costi per il trasporto. Voglio augurarmi che la Regione recepisca l’istanza in modo da non provocare nel nostro territorio quella situazione di emergenza rifiuti che potrebbe determinare conseguenze disastrose anche all’economia del territorio. Ad ogni buon fine, nei prossimi giorni sarà presentato al TAR di Palermo un ricorso contro il provvedimento adottato dalla Regione con il quale si richiede anche la sospensione della sua efficacia”.

Già da oggi, dunque, i comuni facenti parte della srr Trapani Nord potranno conferire i rifiuti nella discarica di Borranea.
Il deputato regionale Paolo Ruggirello ha seguito insieme ai Sindaci dei comuni interressati, l'iter amministrativo del decreto, restando in contatto con l'ingegnere Armenio, dirigente del dipartimento regionale acqua e rifiuti, che ha firmato  il decreto con il quale si autorizzano i dodici comuni facenti parte dell'ex Ato a scaricare i rifiuti per una portata di circa duecento tonnellate al giorno, fino al prossimo 10 dicembre. 
Tradotto in introito questi numeri consentiranno alla Trapani Servizi di incassare una somma di circa 300 mila euro “La questione, che interessa tutto il territorio provinciale, non poteva essere risolta a vantaggio di alcuni e a scapito di altri comuni. - afferma Ruggirello – Con un' analisi mirata sui numeri e con la collaborazione dell'ufficio del dipartimento regionale è stato possibile individuare una strategia che consentirà al comune di Trapani di cogliere opportunità da un'emergenza”. 
La capienza residua della vasca è di 15.000 metriquadri, di cui 3.000 andrebbero ad essere occupati dai rifiuti provenienti dal nuovo conferimento. I restanti 12.000 metriquadri basterebbero per i prossimi 4 mesi. 
 Ruggirello coglie l'occasione per volgere l'invito al Sindaco, affinchè si attivi per l'avvio della raccolta differenziata a Trapani che garantirebbe un ulteriore recupero di spazio per i rifiuti raccolti a Borranea.