L'Associazione I World ha reinterpretato con successo le arti contemporanee rispecchiandole nelle identità locali. E Da Catania parte il progetto “I ART”, finalizzato alla valorizzazione, sotto forma di eventi, delle eredità materiali e immateriali della Sicilia, molte delle quali dichiarate dall’Unesco patrimonio dell’Umanità. Il progetto, del quale il Comune di Catania è Ente Capofila, coinvolgerà quasi cento comuni di tutte le nove province siciliane, tra i quali il Comune di Favignana. Ora, nell'ambito del bando, accadono subito degli arcani. In primo luogo, pare che il Comune abbia una certa premura nell'espletarlo, visto che lo rende pubblico il 18 novembre e pone il termine al 3 dicembre: ma il bando non è piú online già dal 2 dicembre scorso. Accade che da I World ci dicano, un tantino perplessi, che nonostante la piena autonomia dei Comuni nel bando locale, loro non hanno ancora diramato la "versione ufficiale". Ma siccome le linee sono quelle, chiudiamo un occhio. Ma la solerzia è davvero curiosa, posto che il Comune di Valderice, che pure partecipa, pone la scadenza al 18 dicembre 2014. Anche i criteri di valutazione sono diversi, ma anche lì, sarà la suddetta autonomia a pesare diversamente un curriculum. Accade però che un partecipante, che ha spedito la documentazione con raccomandata con ricevuta di ritorno non potendo recarsi a nuoto a Favignana, in data odierna vada a chiedere informazioni al Comune di Favignana, che gli comunica di essere stato escluso perchè la domanda è arrivata con un giorno di ritardo e, secondo loro, non fa fede il timbro postale. Pare, dalle indiscrezioni, che siano pervenute 67 domande di cui ne sono state escluse sette per la suddetta motivazione. È talmente ovvio che, salvo diversamente indicato, faccia fede il timbro postale per garantire la partecipazione dei concorrenti, che sembra diventare ovvio altrettanto che non ci si aspettassero tante domande e che sia necessaria una scrematura importante. Probabilmente alla commissione altamente qualificata nel settore, un ragioniere ed un commercialista dicono, servirà non fare confusione tra vincitori possibili, effettivi e designati. Coi vinti no, con quelli non ci si può sbagliare. E neanche sul come piegare il talento alle parentele. Siamo alle solite. Ma, tra rumore e sentito dire, vigileremo.