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08/12/2014 06:59:00

Agueci: "La nomina di Contraffatto scredita la magistratura". Crocetta minimizza

 L'ennesima scelta di campo di un magistrato per mettersi a fare politica scatena una serie di polemiche in Sicilia, dove Rosario Crocetta ha da poco nominato assessore del suo terzo governo in due anni il pm di Palermo Vania Contraffatto. 

Il procuratore capo reggente di Palermo Leonardo Agueci premette che "non è assolutamente un fatto personale" ma la scelta della Contrafatto, di entrare nell'amministrazione regionale "scredita tutta la magistratura". Agueci chiede un intervento "legislativo immediato" ma anche del Csm "affinchè vieti i passaggi diretti dalla magistratura all'incarico politico". "Certamente, quella della dottoressa Contrafatto è una scelta consapevole, ha valutato anche le implicazioni attuali e successive e io non posso che augurarle di operare bene per la Sicilia - dice Agueci all'Adnkronos - Però è un esempio, per certi versi, molto più grave degli altri colleghi entrati in politica, delle interferenze del mondo della politica sull'attività inquirente, in particolare sulla Procura della Repubblica, che finisce per danneggiarci".

"L'attività della Procura oggi dirige sempre più la propria attenzione sul funzionamento della Pubblica amministrazione. E tanto più mette il naso su questi settori, tanto più deve essere immune il più possibile da sospetti di situazioni esterne che possono depotenziarla anche sul piano della credibilità e dell'immagine - aggiunge il procuratore Agueci - E il fatto che vi siano questi passaggi, oggettivamente, finisce per avere un effetto negativo. Esistono delle norme che disciplinano la candidatura di un magistrato. Ma quando c'è un passaggio diretto dall'ammistrazione della giustizia all'amministrazione attiva, quello è completamente svincolato da qualsiasi regola".

"Per cui succede, come in questo caso, che una persona che fino a ieri svolgeva una funzione di controllo sull'operato della pubblica amministrazione da domani fa parte di quella stessa pubblica amministrazione, senza nessun passaggio intermedio - dice ancora Leonardo Agueci - Il legislatore deve intervenire assolutamente per regolamentare la materia, che è troppo importante".

Secondo Agueci, "il Csm dovrebbe precludere questi passaggi diretti", "oppure gli stessi devono essere contrassegnati da un trasferimento territoriale". "Io - spiega - sarei per il no totale, però ci sono dei principi costituzionali che non li possono impedire. Fosse per me un magistrato dovrebbe fare politica solo dopo la pensione, oppure se vuole proprio entrare in politica allora esca dalla magistratura. Il caso del mandato elettorale è diverso perché ha più senso uno che va a portare la propria esperienza in un contesto parlamentare. Lì ci sono delle regole giuste. La cosa che preoccupa è il ripetersi di queste situazioni. La Contrafatto è passata direttamente dalla procura di Palermo all'Assessorato all'Energia della Regione siciliana. Così come fece Caterina Chinnici, che era alla Procura dei Minori e fu nominata assessore alla Famiglia della Regione siciliana dall'ex Governatore Raffaele Lombardo. Così come Massimo Russo o Nicolò Marino".

 Le critiche di Agueci alla scelta del pm Vania Contrafatto di entrare nella giunta Crocetta, "evocano richieste da tempo sentite come necessarie dall'Unione Camere Penali italiane, sulla necessità di un intervento legislativo immediato riguardo la regolamentazione dell'ingresso dei magistrati in politica, al fine di evitare possibili e pericolose commistioni". Così in una nota i penalisti.

 "Le dichiarazioni di Leonardo Agueci - dice la neo-assessore - sono del tutto intempestive e ingenerose, ma soprattutto sbagliate nel metodo e nel merito. La politica si è più volte avvalsa del contributo di magistrati che vengono evidentemente scelti per le proprie capacità, messe a servizio della collettività e all'interno delle istituzioni, e non stranisce che chi non venga scelto possa nutrire qualche risentimento".

 Il presidente della Regione Rosario Crocetta interviene nella polemica: «Ho grande rispetto e stima per il lavoro della Procura di Palermo e del procuratore Leonardo Agueci». E poi: «Non esiste alcuna polemica tra governo regionale e Procura sulla vicenda della nomina dell'assessore Contrafatto. Credo che il procuratore Agueci abbia fatto valutazioni generali sulla differenza che ci deve essere tra il ruolo della magistratura e quello della politica. Questa considerazione è fortemente condivisibile e da ieri l'assessore Contrafatto è in aspettativa ed è incaricata nell esercizio di un ruolo di governo che, sono convinto, verrà esercitato con autorevolezza, dignità e con spirito di collaborazione, cosa che distingue questo governo, con le altre istituzioni».
Il procuratore Agueci, da parte sua, apprezza «molto le parole del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta che  ha dimostrato di avere compreso perfettamente il carattere generale delle mie osservazioni sulla decisione dei pm che scelgono di entrare in politica».
Lo stesso Agueci, tornando a parlare dei magistrati ieri criticati, che hanno scelto di fare l'assessore «andando direttamente dalla Procura al Governo regionale», tiene a sottolineare: «È vero, il pm Massimo Russo non è andato al governo Lombardo direttamente dalla Procura di Palermo, ma in quel periodo aveva un incarico ministeriale. Anche se poi ha svolto l'incarico di assessore nella stessa regione in cui poco tempo prima rivestiva la carica di magistrato».