Dovrebbe tornare subito dopo Natale alla normalità la situazione per quanto riguarda i rifiuti a Marsala, Erice, Alcamo. Da oggi potranno conferire i rifiuti indifferenziati nella discarica di contrada Grotte San Giorgio del Comune di Catania.
La soluzione Catania non risolve tuttavia il problema delle discariche di Trapani e di Siculiana che hanno dovuto chiudere i cancelli perché ormai sature.
A Marsala i mezzi dell'Aimeri Ambiente già ieri pomeriggio si sono rimessi in moto. Ma se il provvedimento della Regione consente di superare l'emergenza solo per il periodo natalizio, il Comune si augura che l'autorizzazione arrivata da Palermo possa essere prorogata. Per evitare il peggio, con conseguenze di carattere igienico-sanitario, lunedì il commissario straordinario Giovanni Bologna aveva firmato un'ordinanza «urgente» con la quale intimava all'Aimeri di provvedere fino al 28 dicembre la raccolta dei rifiuti indifferenziati che già assumevano proporzioni di autentiche cataste nelle isole ecologiche create nei rioni popolari di Amabilina, Sappusi e via Istria, nonché nell'area dell'ex Salato (nei pressi del porto). Con lo stesso provvedimento, Bologna aveva disposto che la «componente secca» dei rifiuti solidi urbani poteva essere ammassata oltre le 48 previste dalla normativa nei cassoni trasportabili della stazione di stoccaggio e trasferimento di contrada Ponte Fiumarella. Copia del provvedimento - di cui si è discusso lunedì sera in Consiglio comunale - era stata trasmessa al dirigente dell'Asp, al prefetto, al presidente Renzi, al ministero dell'Ambiente, al presidente della Regione e alla Srr Trapani nord.
Poi, la decisione del Governo Regionale. Il Commissario Straordinario e l'ing. Francesco Patti, dirigente del settore S.P.L., che avevano avanzato apposita richiesta alla Regione, si sono attivati affinché l'utilizzo della discarica di Catania per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani avvenisse con immediatezza. L'Aimeri riprenderà il normale ciclo di raccolta dei rifiuti e quindi anche dell'indifferenziata, già da subito. Tutto ciò fino al28 Dicembre, ma è probabile che ci sia un ulteriore proroga. “Siamo molto soddisfatti per il lavoro svolto dall’Assessore all'Energia, Vania Contrafatto, che ha consentito di trovare una soluzione immediata all’emergenza rifiuti in provincia di Trapani”. Lo dicono il presidente del gruppo parlamentare del PD all'Ars, Baldo Gucciardi e la parlamentare democratica, Antonella Milazzo. “Il consenso dato a due fra i Comuni più grandi della provincia, Marsala ed Alcamo, di conferire i rifiuti in una discarica del catanese – spiegano - consentirà il ritiro delle ordinanze dei sindaci che vietavano il conferimento dell’indifferenziato con gravi disagi per i cittadini. Ora è necessario - concludono Gucciardi e Milazzo - che il governo regionale lavori a soluzioni che consentano il superamento definitivo dell’emergenza rifiuti nell’intera Regione”.
Per evitare che la Sicilia nei prossimi mesi venga sommersa dai rifiuti, l'ipotesi che comincia a farsi largo tra le soluzioni possibili, è quella di trasferirli all'estero. «È necessario rivedere totalmente il piano regionale dei rifiuti - ha continuato Crocetta - non è tollerabile che in Sicilia la raccolta differenziata sia al 10% e che i rifiuti debbano finire tutti in discarica. Bisogna aumentare la raccolta differenziata. La soluzione potrebbe essere quella di imporre una tassa sulla indifferenziata, per fare in modo che le amministrazioni comunali si attivino perché certamente non vorranno con il loro immobilismo penalizzare ulteriormente i cittadini».
«Non escludo la possibilità - ha aggiunto il presidente della Regione - il trasferimento di una grande massa di rifiuti fuori dalla Sicilia. Perché la discarica di Siculiana aprirà a metà gennaio e quella di Gela è ancora in fase di collaudo. Abbiamo il dovere di gestire al meglio questa vicenda. Napoli fa già così. Noi potremmo mandare i nostri rifiuti a Napoli dove sono attrezzati per il trattamento e poi, sempre in nave trasferirli in Olanda e da lì in Austria. Il problema è ottenere poteri speciali. Al ministero hanno capito».
«Il sistema di smaltimento dei rifiuti di Cuffaro - ha rilevato Crocetta - fallì miseramente perché legato ai mega termovalorizzatori. Penso che piccoli impianti di termovalorizzazione dotati delle più moderne tecnologie in alcune aree potrebbero rappresentare una possibilità da tenere in considerazione». «I tecnici del ministero dell'Ambiente - ha ammesso il presidente della Regione - ci rimproverano di avere puntato sulle discariche. Però, oggi sono disponibili tecnologie che consentono di separare i rifiuti».