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08/01/2015 08:46:00

Addobbi natalizi a Trapani. Salone denuncia De Santis e Damiano

 Finisce in Procura la polemica sugli originali allestimenti natalizi voluti dal Sindaco di Trapani, Vito Damiano, e dal consigliere delegato del Luglio Musicale, Giovanni De Santis. Si tratta di pezzi di scenografia trovati nei magazzini del Luglio, abbandonati, ristrutturati e messi in città. Un po' fuori contesto, certo, come la Sfinge davanti al palazzo Municipale, che è diventata un po' il simbolo di tutte le polemiche. "E' arte, e l'arte deve provocare" si è sempre difeso De Santis, che però ha denunciato come "mafiosi" gli atti vandalici che poi gli stessi pezzi di scenografia hanno subito. In tutto ciò il consigliere comunale di Forza Italia, Francesco Salone, aveva fatto partire una diffida, rivolta alla Soprintendenza, per chiedere se tutto ciò fosse stato autorizzato. E ha scoperto che non solo non ne sapevano nulla, ma che già il 19 Dicembre c'era un invito alla rimozione di tutto che non è stato rispettato: " La Soprintendenza per i Beni Culturali, a seguito della mia segnalazione, ha scritto il giorno 19 dicembre al Sindaco dandomi ragione e diffidando l'amministrazione a rimuovere immediatamente gli allestimenti definendoli "avulsi dal contesto del centro storico, dissonanti per tematismi prescelti, matericità, dimensioni e cromie". 
Il Comune ha disatteso l'invito alla rimozione immediata, ed ecco che Salone ha presentato esposto in Procura:"Perchè non spiegano il Sindaco e il Cons. delegato dell'Ente Luglio Giovanni De Santis agli imprenditori, ai commercianti, agli artigiani, agli artisti di strada e a tutti i cittadini, come si fa a fare le cose non in regola ?? che ce lo spieghino perché se solo un commerciante mette una sedia fuori per lavorare senza autorizzazione becca la multa e la sanzione è rilevata proprio dai vigili del Comune".

Replica Giovanni De Santis: "Leggo: "avulsi dal contesto del centro storico, dissonanti per tematismi prescelti, matericità, dimensioni e cromie". La Soprintendenza parla, forse, dei modelli di gazebo il cui disegno essa stessa ha imposto, deturpando quasi tutto il centro storico? Che finalmente si sia ricordata di essere tutrice del bello e non già promotrice del brutto? Il sense of humor non fa difetto alla nostra Soprintendenza..."